Zamparo, la Reggiana ha il suo Arciere per sognare la promozione in B

L'attaccante cresciuto con Dionisi e 'studiando' l'idolo Ronaldo

5 Aprile 2022

Redazione - Autore

Tifoso interista e con il sogno, un giorno, di giocare a San Siro. Tra i suoi idoli di sempre non possono mancare attaccanti che all’Inter hanno fatto la storia: Ronaldo ‘il Fenomeno‘ e Milito. Centravanti diversi dalle sue caratteristiche, che si possono rispecchiare più in Dzeko, altro giocatore ammirato da Zamparo. Luca ha in sé diverse virtù del bosniaco: generosità, senso della posizione, fisicità e fiuto del gol. Di destro, di sinistro, di testa e su rigore, quest’anno la punta granata non si è fatto mancare proprio nulla. Soprannominato l’Arciere, come Calaiò, per la sua classica esultanza, nata per gioco con ex compagni e diventata ormai un rituale scaramantico. Le frecce dell’Arciere sin qui hanno fatto sempre centro, lo dicono i numeri: 17 gol in 32 presenze. La voglia di rivalsa di Zamparo per riportare in B la Reggiana.

La crescita di Zamparo passa da Dionisi

Per capire la crescita di Zamparo da attaccante bisogna riavvolgere il nastro e tornare alla stagione 16/17, quando con il Borgosesia in D è riuscito a suon di gol a portare la sua squadra nella lotta promozione. In panchina, in quell’annata, si trovava Alessio Dionisi, che tutti ora ammiriamo al Sassuolo. Allenatore con uno spiccato gioco offensivo, che sta facendo crescere giovani come Raspadori e Scamacca, e che ha saputo esaltare le doti di Zamparo

Ventuno anni e una carriera che fatica a decollare. Tanti i dubbi e le paure, a Luca serviva fiducia e Dionisi ha saputo toccare le corde giuste: “E’ l’allenatore con cui sono cresciuto di più, mi ha aiutato tanto a rilanciarmi” raccontava l’arciere in una recente intervista ai nostri microfoni. Una crescita passata poi da D e C, dove con la Reggiana si sta confermando seppur con qualche critica. 

Credit foto AC Reggiana

La dura legge… dell’attaccante

Il ruolo dell’attaccante non è semplice. Si passa dall’esaltazione dei gol alle critiche in un solo secondo. La pressione di dover segnare sempre e comunque non è facile da reggere, ma c’è chi è riuscito a superarla. Luca Zamparo, attaccante della Reggiana, ha vissuto entrambi questi momenti. In D ha trascinato i granata alla C (24 gol totali) e successivamente ha contribuito alla cavalcata per la cadetteria (7 reti da gennaio).

Il primo anno di B è stato quello più duro: errori, sfortuna e la palla che non vuole saperne di entrare. La retrocessione, un solo gol all’attivo e le critiche. Un passaggio che è servito come crescita per l’arciere granata, con l’obiettivo di voler riportare subito la squadra in B. Tra fischi e critiche, Zamparo ha saputo destreggiarsi come contro i difensori, farsi spazio e trovare, dopo la doppietta di Viterbo, ben 17 centri in stagione.

Zamparo nella storia granata

La storia granata è fatta di idoli e calciatori iconici per una città e una tifoseria. Luca Zamparo in punta di piedi è riuscito ad entrare nella Top 10 dei migliori marcatori della Reggiana. Dopo la doppietta contro il Pontedera (nel girone d’andata), la società lo aveva celebrato con un post sui social per aver centrato un importante traguardo. 

Traguardo abbondantemente superato. Stavolta è Viterbo a far entrare ancor di più nella storia Zamparo, e ancora con una doppietta, riesce a superare il mito di Alessi, che con 47 guidava la speciale classifica All Time, insomma una sorta di monumento per i tifosi granata. 49 gol in 106 partite, sono numeri pazzeschi che dimostrano l’importanza di Zamparo per la squadra di Diana. 

Zamparo tra sogni, musica e Università

Luca Zamparo tra un gol e l’altro si dedica allo studio: da una parte la passione per la musica (suona la chitarra) e dall’altro l’Università di Scienze motorie. Un modo per svagarsi, liberare la mente e non pensare sempre e solo al campo. Una tranquillità acquisita anche con la maturità e che lo sta portando ad essere determinante anche in campo. 

La musica ci trasporta e libera la nostra testa portandola a fantasticare e sognare. Sogni, grandi quelli di Luca e che in parte ha già raggiunto: I miei sogni sono sempre stati legati al calcio: da bambino mi vedevo dalla B in su con la voglia di arrivare a giocare a San Siro”. In B Zamparo ci è già stato, anche se solo per una stagione, e conta di tornarci già dalla prossima con la sua Reggiana. I granata si aggrappano ai gol dell’Arciere per sognare un’altra promozione. 

A cura di Simone Brianti