Rimini, D’Alesio: “La questione societaria? Non ci deve toccare”

Filippo D'Alesio, allenatore Rimini (credit: IMAGO) - www.lacasadic.com
Le dichiarazioni di D’Alesio, allenatore del Rimini, alla vigilia del match con l’Ascoli previsto il prossimo 15 novembre.
Altro giro, altra corsa. Tutto pronto per la 14esima giornata di campionato. Il Rimini è reduce dalle due sconfitte con Bra e Pianese e nel prossimo turno ospiterà l’Ascoli, terza in classifica a quota 28 punti. Alla vigilia del match è intervenuto Filippo D’Alesio, allenatore del club romagnolo.
“Effettivamente il risultato in casa manca da tempo – ha confessato in prima battuta – In generale diciamo che è un periodo nel quale da un punto di vista dei risultati stiamo facendo più fatica. La cosa su cui ci appoggiamo sempre comunque è il percorso. Con la Pianese i ragazzi hanno dato prova di unione, non dobbiamo farci influenzare dai risultati”.
Ha continuato: “L’importante è esserci, anche questa settimana i ragazzi hanno dato dimostrazione di voglia e di entusiasmo. Sarà una partita tosta, ma bella, da giocarsi a viso aperto, sulle individualità e col piacere di confrontarsi con avversari che hanno caratteristiche importanti. Noi penso che non siamo da meno, e quindi dobbiamo giocare senza snaturarci”.
Si è espresso anche sul rendimento degli avversari: “L’Ascoli viene da un punto però se andiamo ad analizzare le prestazioni sono stati molto importanti: con il Ravenna non meritavano di perdere, anzi, con il Gubbio anche. Che Rimini dovrà essere? Un Rimini che dovrà essere consapevole di quello che è, umile, ancora più attenti per situazioni. Una partita attenta, viva, con zero pause”.
I disponibili e la nuova proprietà
Ha poi proseguito facendo un quadro della squadra: “In questo momento tutti gli effettivi sono a disposizione, a volte anche in base a quella che è l’idea della partita abbiamo giocatori duttili, che possono giocare in più ruoli. Capac con la Pianese da quinto ha fatto bene, Boli con il Bra ha fatto più fatica. A me piace pensare a 15-16 titolari, e quei titolari in base alla partita, allo stato di forma, li mettiamo dentro. In questo momento la mia è una scelta di gestire il gruppo in un certo modo. Quando parlo di 15-16 titolari è perché sono 15-16 titolari. Ad oggi con i cinque cambi si agisce anche a partita in corso. Cercheremo di dare un equilibrio e non essere rinunciatari”. Gli unici indisponibili saranno “Gemello, Mini e Pedro Lopes”.
Sul cambio di proprietà, ha spiegato: “Siccome siamo abituati a queste situazioni, la stiamo vivendo ignorando la situazione fuori. Abbiamo capito che non ci porta da nessuna parte. Come sempre non ci deve toccare. Abbiamo fatto una settimana libera, in cui abbiamo pensato solo al campo. non ci sono state riunioni, l’amministratore Buscemi ci ha garantito quello di cui abbiamo bisogno. La parte societaria è una cosa che ci porta via energie e non possiamo farci nulla. Gli unici contatti li abbiamo avuti in ritiro. Fino a che non c’è l’ufficialità parliamo con Buscemi. Bisogna aspettare la situazione delle quote e noi aspettiamo”.

Situazione classifica
E alla domanda se ci crede ancora a un miglioramento in classifica: “Io onestamente sì. Tre punti sarebbero una partita in più da vincere, so che vincere le partite non è facile, però non sono dieci, sono tre e quindi significa che dobbiamo fare qualcosina in più. Bisogna avere pazienza, sapendo che da qui a gennaio ci sono sei partite belle”.
“Viverla senza l’assillo del risultato, perché poi può venire un effetto più contrario che altro. Andiamoci a giocare queste partite, con una squadra viva, tenace, coraggiosa, umile e fatta di ragazzi che dal primo giorno non hanno mai mollato”, ha concluso.
