Rimini, D’Alesio: “Si teme una nuova penalizzazione”

Filippo D'Alesio in conferenza stampa
Tra caos e ritorni incrociati, il Rimini sfida il Perugia di Braglia
Nonostante la confusione che continua a circondare l’ambiente fuori dal campo, il Rimini è pronto a scendere in campo sabato 11 ottobre alle 14:30 contro il Perugia. Una sfida dal sapore particolare, perché sulla panchina degli umbri siede Pietro Braglia, che aveva guidato i romagnoli per alcune settimane all’inizio della stagione — senza però mai debuttare ufficialmente in gara. Le incertezze societarie lo hanno spinto a lasciare l’incarico, e la squadra è stata riaffidata a Filippo D’Alesio, già allenatore durante il ritiro di Riolo Terme.
Ed è proprio a inizio conferenza stampa che D’Alesio ricorda il collega: “Per Braglia diciamo che il mister è stato qui per questa parantesi, di conseguenza sicuramente qualche ragazzo può avere piacere nel rivederlo, comunque ha avuto un rapporto. Però non penso che sia una partita importante per quel motivo. Più importante per il nostro percorso, più importante anche dal punto di vista della classifica, perché ci siamo sempre detti che il nostro obiettivo di queste partite era quello di resistere, di mantenere la giusta distanza dalle ultime, perché poi c’è da fare lo scatto. Di conseguenza dobbiamo tenere lo stesso passo di queste squadre, iniziare a guardare con un altro occhio anche l’aspetto dei risultati. Siamo in una situazione in cui rispetto a qualche settimana fa ci giochiamo la partita, anche numericamente, con qualche arma in più. Dobbiamo solamente sfidare noi stessi, come ci siamo sempre detti, a mantenere questa costanza delle prestazioni, a mantenere questo atteggiamento, a mantenere questa attenzione e concentrazione, di tutti i dettagli che riguardano esclusivamente il campo. Quando fischia l’arbitro dobbiamo avere quella voglia di spostare i nostri focus su quelle che sono le cose importanti, e le cose importanti sono quelle che accadono dentro il campo“.
A tenere banco in casa Rimini, come detto, sono anche le vicende extra-campo. Nella giornata di ieri, venerdì 10 ottobre, è arrivata la conferma del -11 in classifica. “La nuova penalizzazione si teme, ma al tempo stesso se dovesse arrivare sappiamo che dobbiamo fare un passettino indietro, prendere una rincorsa più forte e cercare di ribaltarla. Noi quello che possiamo fare, qualsiasi cosa ci accada, è non buttarci giù, non mollare, anzi se c’è rabbia, se c’è questo tipo di emozione sono tutte energie che noi possiamo trasformare a nostro favore“.
E sui riferimenti in società in questo momento: “Il direttore Giammarioli ci dà una mano in questo momento, sempre in una situazione momentanea. C’è da capire come si svilupperanno le cose, lui è la persona con cui riesco a parlare, oltre a Scarcella e Perini. Di conseguenza in questo momento ci basiamo su questi punti di riferimento. Il nuovo legale nominato dal custode giudiziario non l’ho conosciuto, però dovrebbe esserci”. E sui possibili scenari D’Alesio afferma: “Queste sono cose in cui io non entro perchè mi sposterebbero il focus da quelle che sono le dinamiche della squadra, del campo, delle partite e del campionato. Queste sono cose che non riguardano direttamente il mio lavoro“.
Rimini: tra assenze e certezze
L’allenatore del Rimini poi prosegue analizzando quello che è l’avversario ovvero il Perugia: “È proprio questo l’aspetto che, passami il termine, mi mette un po’ di preoccupazione, perché noi abbiamo sempre incontrato squadre che erano meglio di noi, da un punto di vista ambientale, da un punto di vista di entusiasmo, noi eravamo sempre la squadra che partiva in una situazione più difficile, e quindi quella cosa ti porta ad avere dentro più rabbia, a sentirsi feriti. Ora incontriamo una squadra che può stare in una condizione emotiva, per altri motivi, più vicina a quella che abbiamo noi. Di conseguenza si incontrano due squadre che giocheranno con la voglia di uscire fuori da una situazione non bella. Il Perugia penso che a Carpi abbia toccato un pochino il fondo, conoscendo i giocatori, sapendo che sono giocatori di tutto rispetto, dopo aver toccato il fondo possono solo cercare di rialzarsi. Noi dobbiamo essere consapevoli che troveremo una squadra che non è sicuramente quella delle ultime partite, ma una squadra diversa, una squadra sicuramente che dal punto di vista mentale sarà intensa. E noi dobbiamo mantenere la stessa identica intensità loro, se non anche più alta“.
E sulle assenze: “Ferrarini per precauzione lo teniamo ancora in stand-by, si sta allenando ancora a parte però dovrebbe essere tutto ok. Per quanto riguarda Gemello invece la situazione è un po’ più difficoltosa, quindi si potrebbe andare un po’ più per le lunghe. Vorrei spendere due parole per Mattia Mini, che è un ragazzo che, sia da un punto di vista calcistico ma soprattutto da un punto di vista umano, dà valore al gruppo, sempre col sorriso, sempre disponibile, mai una parola fuori posto. Dispiace per quello che gli è successo, sono cose che nel calcio possono accadere. Da parte mia e penso di tutta la squadra e di tutto lo staff gli va un grande “in bocca al lupo” e soprattutto un augurio, adesso lo aspetta un piccolo percorso in salita, però siamo sicuri che tornerà in discesa. Quindi non deve guardare al passato, ma guardare a quello che è il momento presente per lui, che è fare un percorso che lo porterà a tornare sicuramente in mezzo al campo“.

“Nessuna scusa, nessun alibi”
D’Alesio si è soffermato anche sul possibile vantaggio che la squadra ha sull’avversario: “Come abbiamo detto, anche dopo la partita con l’Arezzo, l’ingresso di Bassoli sicuramente è un’arma in più da un punto di vista difensivo, ma non solo, parlo proprio di spessore umano, sotto tutti i punti di vista. Per Fiorini le cose vanno sempre meglio. Ci saranno anche possibilità di fare delle rotazioni perché qualche giocatore che è arrivato da poco si sta allenando bene, sta prendendo minutaggio. E di conseguenza hai l’opportunità anche di gestire, di non partire sempre con gli stessi. Sono cose importanti in questo momento perché c’è bisogno, come abbiamo sempre detto, di tutti, non solo dall’inizio ma anche a partita in corso”.
A conclusione anche un commento sul mercato e sui possibili nuovi arrivi: “Al momento non penso. Sotto quel punto di vista è tutto bloccato. Ma io torno a ripetere, lo ridico per l’ennesima volta: noi tutti al completo siamo una squadra che se la gioca con tutti. Qualcuno dice che davanti sta mancando un pochino di spessore, qualche gol, a quel punto, parlando anche coi ragazzi, significa che dobbiamo arrivarci in un altro modo, che può essere con qualche gol in più dei centrocampisti, con i quinti che devono riempire l’area, con i nostri difensori che quando salgono sono pericolosi sia su palla inattiva ma anche su azione. Io faccio l’esempio dell’Entella, che l’anno scorso ha vinto il campionato, non voglio paragonare la nostra situazione a quella dell’Entella, però dobbiamo prendere spunto da chi ha fatto bene da quel punto di vista, dove gli attaccanti non sono stati dei goleador da doppia cifra, ma tutti i giocatori contribuivano in ogni partita dal punto di vista della finalizzazione. Come sempre: nessuna scusa, nessun alibi, quelli che siamo, ci andiamo a giocare questa partita con il coltello tra i denti”.