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Rimini, Di Matteo: “Ho sempre agito nel rispetto della Legge: stanco di subire sentenze”

Rimini, stadio Romeo Neri - credit: Rimini FC - www.lacasadic.com

Rimini, stadio Romeo Neri - credit: Rimini FC - www.lacasadic.com

Di seguito l’intervento di Nicola Di Matteo in risposta al deputato del Pd Andrea Gnassi.

Era lo scorso 7 novembre quando il Rimini ha cambiato ufficialmente proprietà. Dopo settimane di trattative, la Building Company s.r.l. ha comunicato di aver sottoscritto un contratto preliminare per la cessione del 100% delle quote al gruppo dell’imprenditore Nicola Di Matteo.

Si può dunque parlare di nuova era e, come tale, porta sempre un po’ di sgomento, specie all’inizio. Nei giorni scorsi, il deputato del Pd Andrea Gnassi ha chiesto che venisse fatta massima chiarezza sui vari passaggi (qui la news completa). Non è dunque mancata la replica di Di Matteo.

“Nella mia vita ho agito sempre e soltanto nel rispetto della Legge, dello Stato Italiano, della legalità e soprattutto della moralità e delle Istituzioni. Ad oggi, il Gruppo rappresentato dallo scrivente, ha esborsato per il Rimini F.C. la bellezza di oltre duecentocinquantamila Euro, dimostrando, con i fatti, l’amore per questa squadra e principalmente per tutta la Città di Rimini”.

“L’essere di origine campana non rappresenta per il sottoscritto una scriminante e un epiteto razzista ma l’orgoglio di chi emigrato al nord molto giovane, partendo da umili origini, è riuscito a crearsi una vita degna e ricca di soddisfazioni, non da ultima, quella di poter diventare, con orgoglio, il Presidente del Rimini Football Club (squadra che ho da sempre sognato e fortemente voluto)”, ha proseguito.

La riflessione sul momento del Rimini

Ha poi evidenziato: Se essere innamorato della Città di Rimini, del Calcio e della vita, è un reato, lo scrivente allora, si ritiene certamente colpevole. Se per qualcuno invece, che rappresenta la maggioranza della popolazione e le Istituzioni, le mie origini campane, la mia passione smisurata per il Calcio e l’amore che ho già manifestato con i fatti per la squadra e la Città di Rimini, possono diventare un problema, mi ritengo pronto a passare la mano ritirandomi immediatamente, ahimè da questa avventura, con tutte le conseguenze del caso”.

Nella nota ha riportato una riflessione sulla delicatezza del momento dove l’unione della popolazione e delle Istituzioni tutte, dovrebbe rappresentare la normalità e soprattutto la forza di chi vuole stringersi attorno ad una squadra, che sta lottando sul campo per ottenere una miracolosa salvezza, dovrebbe essere la logica e la consuetudine, si continua invece a supporre congetture ed inesistenti illazioni, che per quanto attengono lo scrivente sono del tutto infondate, frutto di fantasia, prive di fondamento alcuno e che servono, solo e soltanto, a destabilizzare un ambiente già evidentemente compromesso ed in sofferenza che in questo particolare momento invece, avrebbe solo e soltanto bisogno di manifestazioni di amore, di affetto, di fiducia, di attaccamento alla squadra, ai colori biancorossi, alla Città di Rimini e al Rimini Football Club”.

Il Rimini esulta dopo un gol (IMAGO)
Il Rimini esulta dopo un gol (IMAGO)

Di Matteo: “Mi vedo costretto a…”

Ha infine concluso: “Ho intrapreso questo percorso per amore verso questa Città e questo Club e, di conseguenza, ove dovessero ripetersi manifestazioni di disprezzo, discriminazione e avversione nei miei confronti mi vedrò inevitabilmente costretto a ritirarmi a vita privata”.

Inizio ad essere veramente stanco di subire sentenze di condanna nei miei confronti, mai pronunciate da chicchessia, di ricevere trattamenti ingiusti ed inappropriati e sopra ogni cosa e più di tutto nel dare senza ricevere neanche quel minimo di riconoscenza, gratitudine che dovrebbe rappresentare la normalità nei confronti di chi ha già investito tempo e denaro per il bene di una Città e della sua squadra più rappresentativa”.