Rimini, avviata la procedura di liquidazione. L’esclusione è a un passo: cosa succede ora
Filippo D'Alesio, allenatore Rimini (credit: IMAGO) - www.lacasadic.com
Il club romagnolo potrebbe essere estromesso dal campionato di Serie C.
La triste storia del Rimini potrebbe giungere a una conclusione. L’assemblea dei soci della squadra ha iscritto formalmente la liquidazione della società in Camera di Commercio. L’esclusione del club dal campionato sembra essere a un passo. L’articolo 16 delle N.O.I.F. infatti stabilisce che, in questi casi, è prevista “la decadenza delle società professionistiche e dilettantistiche dalla affiliazione”.
La gestione della situazione, adesso, è in capo alla F.I.G.C. che delibererà nei prossimi giorni (i tempi non dovrebbero essere molto lunghi) sull’esclusione della squadra dal campionato. Intanto, i giocatori sono in stretto contatto con l’A.I.C. (Associazione Italiana Calciatori) per attendere ulteriori sviluppi della vicenda, dopo l’ennesimo deferimento arrivato con un provvedimento del Tribunale Federale Nazionale.
Anche la Lega Pro e i club del girone B attendono da spettatori interessati la decisione della FIGC su questa situazione, che si protrae oramai da mesi. Un epilogo che, qualche tempo fa, sembrava impensabile in Emilia-Romagna, con il Rimini che l’8 aprile 2025 alzava al cielo la Coppa Italia Serie C.
A confermare il tutto ci ha pensato il Sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad :“Apprendo dell’iscrizione in Camera di Commercio della decisione da parte dell’Assemblea dei Soci di mettere formalmente in liquidazione la società Rimini Calcio. Secondo il bilancio depositato ieri in Camera di Commercio, la perdita di esercizio al 30 giugno 2025 ammonta a oltre 4 milioni di euro”.
Rimini, da dove ripartire?
L’esclusione non è ancora ufficiale, ma inevitabilmente la città di Rimini dovrà pensare nell’immediato a un futuro per la squadra, a partire dalla prossima stagione. L’art.52 comma 10 delle N.O.I.F. stabilisce che in caso di estromissione del campionato, la società può ripartire da due categorie al di sotto di quella che si è guadagnata sul campo. Quindi, l’Eccellenza.
I calciatori, ovviamente, riceveranno il c.d. “svincolo d’ufficio” e potranno essere liberi di trovare una nuova sistemazione. Una situazione che oramai sembra inevitabile per una città e una piazza che, sicuramente, avrebbero meritato un epilogo ben diverso.