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Rimini, Di Battista e Geria: “La base del nostro progetto è investire sui giovani”

L’avvio di campionato del Rimini non è stato dei più semplici. Due partite, due sconfitte. Alla prima giornata in casa contro la neopromossa Arezzo e nella seconda in trasferta sul campo della Torres (QUI GLI HIGHLIGHTS). Nonostante i risultati poco gratificanti il nuovo corso societario presieduto dalla Presidente Di Salvo esorta i tifosi biancorossi a credere nella squadra e nello staff. A seguito del messaggio della prima carica dirigenziale, sono intervenuti in conferenza stampa anche il direttore tecnico Antonio Di Battista e il direttore generale Giuseppe Geria. Un’occasione per fare il punto della situazione e per dare ulteriori rassicurazioni al tifo romagnolo.

Geria: “La società e la squadra sapranno sopportare le difficoltà”

Il direttore generale Giuseppe Geria esordisce con un ringraziamento ai tifosi. Per la fiducia riposta nella nuova società e nella squadra. “Il supporto dei tifosi ci sta dando un supporto morale molto importante”. Elogi al tifo biancorosso che avvengono dopo aver raggiunto un cospicuo numero di abbonati e a seguito della trasferta in Sardegna. Per la partita contro la Torres sono partiti dalla città romagnola settanta tifosi per seguire e sostenere la loro squadra. I quali sono incorsi anche in un incidente di percorso che ne ha ritardato l’ingresso allo stadio Vanni Sanna: il ritardo del traghetto per Sassari. La partita è terminata con il risultato di 2 a 1 in favore degli isolani. Stesso risultato della gara interna contro l’Arezzo. Il che significa Rimini ancora a quota zero punti in classifica. A tal proposito il direttore Geria fa un quadro generale degli obiettivi del nuovo sodalizio. Le idee e i tempi che la società si è prefissata. “L’obiettivo di questa società è costruire nel tempo, cercare di strutturare un club che abbia una forza interna per supportare le difficoltà che si presenteranno durante le stagioni. Parlo al plurale perché vogliamo fare più stagioni: strutturarci, aggiungere un mattoncino alla volta per migliorare. L’obiettivo è strutturarsi e farlo in una città e in una società così importante non è mai né semplice né rapido”.

Questione stadio Romeo Neri

Alla base del nuovo corso sportivo e societario del Rimini c’è anche la volontà di partecipare al progetto che dia alla città e alla squadra uno stadio e un centro sportivo per allenarsi all’avanguardia. Che possa valorizzare tutto ciò che ruota intorno al mondo del Rimini Football Club. “Abbiamo avuto già diversi incontri con la ditta che ha presentato il progetto, noi siamo a disposizione. Non sarà facile, ma possiamo fare la nostra parte”. Sia nel corso dell’estate che in questa prima parte di stagione la squadra di Raimondi si è allenata fuori città. In un impianto di Cattolica. “La squadra ha bisogno di allenarsi in tranquillità – ha detto Di Battista – e non dividere lo stadio con altri. Da qui la scelta di Cattolica, ma speriamo di trovare una soluzione al più presto. Se ci fosse la possibilità di venire a Rimini la prenderemmo al volo”. Il riferimento è alla cosiddetta “Casa del Rimini”. Un centro sportivo ad hoc nel quale possa crescere anche il settore giovanile e che, negli anni, regali visibilità e appeal a tutto il calcio riminese. Il pensiero di Geria: “Vogliamo dare una casa al Rimini. Ovunque sia, l’importante è che ci sia. Sarebbe bello, ci toglierebbe tante problematiche, ci farebbe vedere sotto un’altra veste, creerebbe le giuste aspettative nei giovani di Rimini e dintorni”.

Di Battista: “Abbiamo cambiato 24 giocatori per ringiovanire la squadra”

Si passa poi alle tematiche inerenti il campo. La squadra è cambiata molto nell’arco dell’ultima finestra di calciomercato. L’obiettivo principale per il direttore Di Battista? Ringiovanire il parco giocatori. ” E’ cambiato lo staff tecnico, abbiamo cambiato 24 giocatori, si è ringiovanita la rosa: adesso siamo a 23,2 anni di età media. Non abbiamo ringiovanito tanto per il minutaggio, ma per avere giovani su cui fondare le basi per poi intervenire meno negli anni a venire”. Anche Geria esprime la sue idea: “Siamo partiti con una rosa diversa, ci sono stati 15-20 giorni di incertezza. Poi le cose si sono messe a posto, e si metteranno a posto sempre più trovado condizione e affiatamento. supportandoli. Crediamo di aver allestito una squadra che ci potrà dare soddisfazioni, non immediate. Ma immaginiamo che di settimana in settimana il lavoro dello staff, nel quale abbiamo piena fiducia, porterà i suoi frutti”. Ciò che concerne il campo e la squadra è materia del direttore tecnico che chiosa con la consapevolezza che questo Rimini vada sostenuto, supportato e che nell’arco della stagione saprà risollevarsi e regalare soddisfazioni.  “Il 70-80% delle squadre del girone B gioca con gli under: addirittura il Pescara ne schiera sette. Ritengo che non si debba fare un discorso di under e di over, ma di buoni calciatori e giocatori meno bravi”.

Redazione

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