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Guida ai playoff – Rimini, e se la Coppa Italia fosse solo l’antipasto?

Rimini, la squadra festeggia sotto la curva - credit: Rimini FC - www.lacasadic.com

La stagione dei biancorossi

C’è stato un periodo, intorno agli anni ’80 e ’90 dove Rimini era conosciuta soprattutto per le spiagge, la piadina e la movida. Erano gli anni di film come “Rimini Rimini” e di testi come “Rimini Splash Down” dei Righeira. In questa stagione però la città romagnola è salita alla ribalta nazionale anche nel calcio, grazie alla vittoria della Coppa Italia Serie C. Un successo inaspettato ma straordinario per i biancorossi che in un colpo solo hanno alzato al cielo un trofeo e ottenuto una via privilegiata nei playoff accedendo direttamente alla fase nazionale.

Una cavalcata inarrestabile iniziata addirittura dallo scorso agosto con il secco 3-0 rifilato all’Arzignano e proseguita con le vittorie in successione contro Lumezzane, Vicenza e Team Altamura. In semifinale il capolavoro contro il più quotato Trapani, travolto in casa 3-0 dopo lo 0-0 in Sicilia. Infine l’ultimo atto contro la Giana Erminio. All’andata la squadra di Buscè ha espugnato Gorgonzola (0-1), al ritorno, in un “Neri” sold-out e tutto colorato di biancorosso hanno gestito il vantaggio (0-0) fino al triplice fischio quando è scoppiata la festa.

Ora per i romagnoli due settimane di pausa per ricaricare le energie in vista dei playoff, in cui si candidano a rivelazione, a possibile mina vagante. Il percorso in Coppa ha fatto vedere quanto il Rimini sia ostico in gara secca e ora i biancorossi vogliono fare strada anche nella post-season, con un’intera città che sogna la Serie B. La cadetteria manca dalle parti del “Neri” dal 2009. Era il Rimini di Vantaggiato e Ricchiuti, che non riuscì a evitare i playout e la discesa in C. Un sogno che nasce dal lontano, costruito nel tempo con idee, programmazione e progettualità e in un un ambiente sano e positivo. Nel 2020 il Rimini era retrocesso tra i Dilettanti, poi dopo due stagioni il ritorno tra i Pro.

In campionato il Rimini ha dato continuità alle ultime annate chiudendo al 9º posto. Dopo un avvio incerto, i biancorossi hanno sempre navigato sempre tra centro classifica e zona playoff, in acque tranquille rischiare praticamente nulla.Il Rimini si è rivelato una squadra equilibrata, organizzata e con una chiara identità, solida dietro e pungente davanti. Da sottolineare il rendimento in trasferta (la squadra di Buscè ha infatti conquistato ben 31 punti fuori casa) e la tenuta difensiva, con i biancorossi che hanno subito solo 35 gol (quarta miglior difesa del campionato).

Il Rimini, un altro piccolo capolavoro di Buscè

L’architetto di questo Rimini è Antonio Buscè, allenatore giovane (classe 1975), alla prima stagione sulla panchina biancorossa. Precedentemente Buscè aveva allenato nel settore giovanile dell’Empoli, esperienza coronata dalla vittoria del campionato Primavera (2020-2021), con una rosa che poteva vantare giocatori come Asllani e Baldanzi. Nella scorsa annata la prima avventura tra i “grandi”, alla Vibonese (Serie D) con cui ha fatto molto bene guidando i rossoblù al 3º posto e alla qualificazione ai playoff. L’allenatore è rimasto una sola stagione perché in estate ha sposato il progetto del Rimini. L’impatto con la Serie C è stato difficile per Buscè che ha anche rischiato l’esonero.

La società però ha avuto fiducia e pazienza nei confronti dell’allenatore e alla fine ha avuto ragione raccogliendo i frutti del suo lavoro. Le lacrime dopo la vittoria dopo il successo in Coppa Italia sono quelle di un uomo e di un allenatore che si è formato con la gavetta e i sacrifici:“La dedico innanzitutto a questi ragazzi, che vanno in campo, corrono, lottano e fanno davvero tante rinunce. Si dice che siano viziati, io ho giocato per tanti anni, si fanno tanti sacrifici, tante rinunce lavorando dietro le quinte, ma poi ci sono questi momenti” . Momenti che Buscè e il Rimini sperano di rivivere ai playoff.

Antonio Buscé, allenatore del rimini - credit: Rimini Football Club - www.lacasadic.com
Antonio Buscé, allenatore del rimini – credit: Rimini Football Club – www.lacasadic.com

I protagonisti

Tra i principali protagonisti della stagione dei biancorossi c’è sicuramente l’attaccante Giacomo Parigi. Approdato in estate dall’Arzignano Valchiampo, il classe 1996 si è calato benissimo nella realtà riminese, come dichiarato ai nostri microfoni qualche mese fa: “Sono convintissimo della mia scelta. Rimini ha una società seria, professionale e ambiziosa”. L’attaccante ha realizzato ben 11 gol andando in doppia cifra per la prima volta tra i Pro e stabilendo il suo record personale. Da sottolineare anche il rendimento di Antonio Cioffi, eroe di Gorgonzola: l’esterno dopo una stagione difficile all’Ancona si è preso la scena decidendo la finale di Coppa Italia Serie C e fornendo ben 7 assist in campionato.

Ha dato il suo apporto in fase offensiva anche Matteo Garetto, centrocampista col vizio del gol (5), che ora proverà ad arrotondare il suo bottino nella post-season. Abbiamo parlato della solidità difensiva dei biancorossi. E quindi non si può non parlare di Alberto Colombi, portiere e capitano del Rimini che dopo un lungo girovagare da due anni veste la maglia biancorossa e ha alzato al cielo la Coppa Italia. Il trofeo ha dato entusiasmo e consapevolezza al Rimini che spera sia solo il punto di partenza verso nuovi sogni e nuove imprese.