“Era come entrare in un’altra dimensione”: chi è Rutjens, dall’esordio in A con De Zerbi al primo gol col Foggia

La storia del difensore classe 1998

Rutjens Foggia
5 Marzo 2023

Redazione - Autore

“Sono un cittadino del Mondo”. Lo aveva detto Socrate, filosofo greco. Uno dei più importanti dell’Occidente. Una massima sui viaggiatori, su un modo di essere. Che forse calza a pennello per raccontare una storia che con la filosofia c’entra poco. Una storia diversa, di calcio, coraggio e personalità. Quella di Christian Rutjens, nato a Marbella (Spagna) e pronto ad approdare in Serie C. Terra di sogni e riscatto. Il Foggia è pronto a tesserarlo. Solo l’ultimo treno, di un viaggio che ha visto tante fermate, scali, passaggi a vuoto. Gioie e delusioni. L’ultima sua esperienza quella al Floriano, nella massima serie di Malta, a proposito di avventure. Da gennaio al Foggia e contro la Viterbese è arrivato il primo gol con i rossoneri.

Dalla Spagna al Benevento, la carriera di Rutjens

Ma facciamo un passo indietro. Marbella, dicevamo. La città che nel 1998 ha accolto Rutjens. Profumo di mare, sulla Costa del Sol, in Andalusia. Non male come posto. Ma con l’acqua, Christian, ha poco a che fare. Il pallone, da subito e per sempre. Passione, sudore e tanti sacrifici. Ma tutto rigorosamente accompagnato dallo spirito avventuriero. Dalla voglia di cambiare. Dal mare alla montagna, dalla Spagna, all’Italia. Fino a Malta. E pensare, che ha soltanto 24 anni. Già tante valigie, tanti cambi di stagione. E nessuna voglia di smettere. Il suo viaggio parte dall’Alcobensas, una squadra della sua città. Poi il Rayo Vallecano in sequenza.

Grinta, ossessione per la vittoria e coraggio. Più o meno, ciò che serve a uno che di mestiere vuole fare il difensore. Si conquista, così, la chiamata di un club italiano: il Benevento. “Grazie al mio procuratore sono arrivato in Italia – raccontò in un’intervista ai canali ufficiali del Cesena -“. Ai tempi in Campania fu Ignoffo, allenatore della formazione Primavera, a volerlo. Dopo 24 presenze in due anni, per Rutjens sembrava essere arrivato il momento di cambiare aria. Ma la vita, si sa, va come deve andare. E allora, racconterà lui stesso, “Rescissi il contratto prima con una squadra della Lettonia e poi con Cipro”, prima di tornare a Benevento.

Rutjens

L’esordio in A con De Zerbi 

Questa volta, però, in Serie A. L’allenatore? Un certo Roberto De Zerbi, che gli regalò quella che è ancora oggi l’emozione più grande della sua carriera. 38^ giornata della stagione 2017-2018. Rutjiens aveva appena 18 anni. Minuto 90′: “Tu, vieni adesso entri”. Una partita che aveva poco da dire, contro il Chievo. Ma che per lui parlò tantissimo. Era l’esordio nel massimo campionato italiano, con i mille pensieri per la testa che passano in momenti come quelli. “Per me è stato come entrare in un’altra dimensione”. E no poteva essere altrimenti. 60” che valgono, forse, una carriera intera.

Le esperienze in Serie D

Dopo Benevento, si aprono per lui le porte della Serie D. Un’occasione per giocare con più continuità, da prendere al volo. Lo tessera la Recanatese nella stagione 2018-2019. Colleziona 17 presenze tra Coppa Italia di categoria e campionato. A gennaio, passa al Cesena, con cui gioca 14 volte fino a fine campionato. Dopo il ritorno con i giallorossi, con cui resta fino al 2020, decide poi di sposare il progetto della Torres, sempre in Serie D, ma questa volta nel Girone G. Decisamente, la sua stagione migliore, con 25 gettoni in bacheca. Continuità e voglia di essere protagonisti. In Italia, è stata sicuramente la sua annata migliore. Nel 2021 si è trasferito poi a Malta, nel Floriana, squadra che milita nella massima divisione del campionato maltese. Qui, in 2 anni, colleziona 37 presenze e segna anche 2 gol. Da due mesi al Foggia in C e con Somma in panchina ha trovato il primo gol coi rossoneri contro la Viterbese.

A cura di Manuele Nasca

Credit foto copertina: Foggia Calcio