Si scrive Sainz-Maza, si legge Sainz-Magia: l’ex canterano del Barcellona decisivo nel 4-1 al Foggia

Sainz-Maza
18 Maggio 2023

Luca Guerra - Autore

E ora riprenderanno a fargli quella domanda che gli ponevano nove anni fa, quando con il Foggia di Roberto De Zerbi tentava la scalata alla B. Lui è Miguel Angel Sainz-Maza. E nel derby contro la sua ex squadra, valido per la gara di andata dei playoff nazionali, ha segnato due gol che pesano nel 4-1 che ha premiato l’Audace Cerignola di Michele Pazienza. La domanda è “Ma perché sei ancora in C?”. Interrogativo quasi logico, considerando che una dozzina di anni fa il suo nome era sui taccuini di tanti top club europei, inclusi Manchester City e Inter, e a spuntarla era stato il Barcellona. Nella notte del Monterisi Miguel ha ricordato a tutti perchè quando aveva 18 anni rubava l’occhio tra giovani talenti come Luis Alberto, Sergi Roberto e Rafinha.

Sainz-Maza, doppietta al passato: che ricordi a Foggia con De Zerbi

Due highlights per raccontare la sua partita. Minuto 24, punteggio di 1-0. Calcio di punizione dal limite dell’area conquistato da Russo. Calcia Miguel: il suo destro trapassa la barriera e batte Thiam. I compagni corrono ad abbracciarlo, il numero 20 quasi li allontana in segno di rispetto per il suo passato e alza le braccia. Già, perché a Foggia Sainz-Maza ha vissuto un triennio da ricordare tra il 2014 e il 2017 e conosciuto quel Roberto De Zerbi che “è rimasto un amico e un riferimento – come raccontava il diretto interessato – forse se fossi rimasto in B, oggi sarei in una categoria diversa”.

La ferita al suo passato il centrocampista l’ha riaperta al 5′ del secondo tempo, con il Foggia che aveva appena accorciato le distanze con la rete di Bjarkason. Sinistro in buca d’angolo su invito di Russo per il 3-1, ai piedi di quel settore Ospiti rimasto vuoto per il divieto di trasferta sancito dalla Prefettura, e scuse replicate.

Poker Cerignola: 15 vittorie casalinghe in stagione, Sainz-Maza scatenato nei playoff

Alla fine la firma di Sainz-Maza nel poker gialloblù, avviato dal rigore trasformato da Achik (arrivato a quota 10 centri in stagione) e dall’ottava perla stagionale di D’Ausilio, devastante da subentrante su invito di Samele, incide eccome. E Sainz-Maza si è goduto anche la standing ovation del Monterisi al 70′, quando la lavagnetta luminosa ha indicato il numero 20, il suo, per far posto a Ruggiero. E sono tre i suoi gol in soli quattro giorni: prima del Foggia, aveva colpito il Monopoli nel derby di domenica scorsa, quello valso il pass per la fase nazionale. Stessa porta dell’1-0 ai rossoneri, angolo opposto, identica efficacia. Per la terza rete nei playoff, dopo averne segnate due in 32 presenze in regular season.

Segno distintivo di chi si esalta quando c’è da giocare le partite che contano. Lo ha fatto a Pisa, Pordenone – sfiorando il colpaccio a San Siro in Coppa Italia contro l’Inter – e appunto Foggia. Questa volta ad ammirare le sue gemme non c’erano otto osservatori, come avvenne quando il Barcellona lo acquistò dal Racing Santander, ma 3200 cuori gialloblù, che hanno celebrato con applausi che sanno di carica per la gara di ritorno la quindicesima vittoria casalinga stagionale. E Miguel a fine partita si sarà sentito ripetere la solita domanda. “Ma che ci fai qui”?. Lui avrà risposto puntando in alto. Perché, in fondo, sognare non costa nulla.