Salernitana, Inglese: “Assimilati subito i nuovi concetti tattici, saremo una squadra propositiva e aggressiva”

Ufficialità Roberto Inglese alla Salernitana (credit: US Salernitana) - www.lacasadic.com
Le parole dell’attaccante ex Catania.
La Salernitana sembra stia comandando questo calciomercato di Serie C tra colpi mirati e adatti a questa categoria. L’obiettivo è senza dubbio quello di ritornare prontamente in B a distanza di un solo anno, con un progetto importante alla cui base vi sono soprattutto l’allenatore Raffaele e il ds Faggiano.
Tra i vari acquisti di questa sessione estiva di mercato, vi è sicuramente Roberto Inglese, attaccante che nella passata stagione ha sognato la promozione in Serie B con il Catania e giocherà ancora nel girone C di Serie C per la seconda annata consecutiva.
Il giocatore ex Chievo, Parma e Napoli, tra le altre, è pronto a dire la sua nel prossimo ed imminente campionato, con l’intenzione di raggiungere obiettivi di squadra ed anche personali.
Lo stesso Inglese, nella giornata di lunedì 28 luglio, ha rilasciato alcune dichiarazioni dal ritiro di Cascia, parole importanti che lasciano ben sperare i tifosi per il futuro, mantenendo però anche i piedi ben saldi per terra.
Salernitana, Inglese: “C’è da lavorare tanto, con Achik e Ferrari mi trovo molto bene”
“Siamo arrivati in tanti nuovi, quindi c’è da lavorare tanto ma col mister ci siamo approcciati in maniera positiva tutti quanti. Anche i ragazzi che sono in uscita ci stanno dando una grande mano perché si stanno allenando bene, siamo solo all’inizio e cercheremo di costruire qualcosa di importante giorno dopo giorno. Il mister è uno che vuole provare a giocare e essere tanto aggressivo, più alzi il baricentro, più recuperi palla nella metà campo avversaria e più puoi creare occasioni da goal. Questo è un vantaggio per noi attaccanti, più la squadra è alta e più si possono creare occasioni da goal come quelle avvenute oggi con un avversario di pari livello”.
“lo mi sto trovando bene sia con Achik che con Ferrari, ma io non sono una di quelle punte che sta lì ferma, mi posso adattare facilmente. Avendo Franco come riferimento più avanti sono io che più mi muovo, con Achik che è un po’ più brevilineo sono io un po’ più fermo però credo che l’intesa vada affinata giorno dopo giorno e poi sta al mister scegliere la coppia migliore che fa funzionare la squadra. Stiamo cercando di costruire una squadra propositiva, che propone un bel gioco e aggressiva. Queste sono le principali nozioni su cui abbiamo lavorato, poi è ovvio siamo un gruppo nuovo. Servono ancora altri giocatori ed è ancora una fase di studio per il mister. Penso sia il mio primo ritiro dove la squadra assimili subito un’idea e un concetto di gioco così rapidamente e i risultati un po’ si sono visti”.

Inglese: “Una piazza come Salerno è difficile da rifiutare”
“Il girone C di Serie C vede tante piazze blasonate, anche col Catania l’anno scorso eravamo partiti per “ammazzare” il campionato ma quando poi vai a giocare in certe piazze risulta tutto più difficile. Innanzitutto dobbiamo creare una squadra di uomini che sappia giocare in questo campionato e in questi campi perché non vai a giocare né col nome della squadra né col nome dei giocatori. Dobbiamo remare tutti dalla stessa parte, c’è da lottare e da battere la concorrenza di altre squadre forti come noi. Quando uno accetta di venire a giocare in queste piazze è normale ci sia la pressione. I tifosi ci daranno una grossa mano ma chiaramente sta a noi, tramite l’atteggiamento portarli dalla nostra parte. A mio avviso, più gente c’è allo stadio e più è stimolante e più è bello. Sicuramente partire con due gare senza i nostri tifosi non è il massimo ma sono vicende accadute in passato e non possiamo farci niente.”
“lo il direttore Faggiano lo conosco da tanti anni perché l’ho avuto sia a Parma che a Catania. Mi sembra riduttivo chiamarlo direttore perché per me lui è uno di famiglia. Il fatto che lui sia venuto a Salerno mi ha convinto a sposare questo progetto ma non c’era neanche da pensarci perché una piazza come Salerno è difficile rifiutarla. Il calcio di luglio e agosto lascia il tempo che trova, ovviamente vincere aiuta a vincere. L’importante è che in queste amichevoli si veda ciò che noi proviamo in settimana, aldilà dei risultati abbiamo già messo delle nuove basi per quando si inizierà a far sul serio. Gli obiettivi personali non esistono, non ho mai visto un calciatore che arriva e dice “voglio fare”. Gli obiettivi si raggiungono con la squadra, siamo qui per fare qualcosa di importante e spero che questo gruppo possa raggiungere qualcosa di importante tramite l’aiuto di tutti quanti”.