Salernitana, Milan: “Raffaele non è in discussione. Petrachi? Parole fuori luogo”

L'ad della Salernitana Maurizio Milan e il ds Daniele Faggiano
Le parole del presidente della Salernitana Maurizio Milan a “Il Mattino”.
Passato, presente e futuro i temi affrontati da Maurizio Milan, presidente della Salernitana, nell’intervista rilasciata ai colleghi de “Il Mattino”.
Dall’ex DS Petrachi all’attuale allenatore Raffaele, fino al tema cessione del club: Milan ha analizzato varie situazioni per ricostruire a pieno il ritorno della Salernitana in C la scorsa stagione e la promessa di una nuova promozione in quest’anno: “Il lascito è dare spazio a nuove energie e persone che affiancano il club totalmente rifondato per la parte sportiva e parzialmente nell’area manageriale.
Sono in totale sintonia con l’AD Pagano. Ci sono tanti chiacchiericci di dissidi, ma non è così: Unità d’intenti su tutto. Dare rinnovamento e lasciare autonomia in questo percorso, ecco la nostra eredità. La lezione del passato è affidare l’area sportiva a persone esperte della categoria nella quale si milita. Qui a Salerno le sperimentazioni non vanno bene. Faremo di tutto per salire di categoria”.
E su Raffaele: “Non è in discussione. È stato scelto dal DS, supportato da tutti noi. Se guardo alla storia passata, dico che il repentino cambio dell’allenatore ha portato a due brutte retrocessioni. Certo, vorremmo essere primi e nessuno è contento di essere terzo, però momenti di riflessione li hanno avuti tutti, dunque meglio adesso che in primavera”.
Milan: “Petrachi? Dispiaciuto delle sue parole”
Milan ha poi parlato del rapporto con l’ex DS Petrachi: “Sono molto dispiaciuto per le sue dichiarazioni, le ho trovate fuori luogo. Ha detto che non c’erano i presupposti e che era stato scelto dalla Brera Holdings. Non è così, Brera la scorsa estate era uno degli interlocutori per un ingresso come socio di minoranza. Stoppammo subito il discorso a luglio. L’ex DS si presentò con promesse importanti con l’obiettivo di ridurre i costi. Aveva ben presente la situazione che doveva affrontare. Per onestà intellettuale, gli dissi anche che stavo dialogando con la Brera Holdings, ma non c’era nella designazione del DS. Petrachi aveva un carattere irruento e su alcune trattative non c’era dialogo, a differenza di quanto avviene con Faggiano. Non c’è intromissione, sia chiaro. Adesso c’è però una partecipazione intensa come spiegazioni su alcune scelte. Faggiano affianca, è dentro il club e vicino all’allenatore.
Dia, Tchaouna, Iannone e Bohinen sono stati ceduti dal sottoscritto. Le operazioni che ha portato a termine Petrachi sono state di 10 milioni. Per queste operazioni, target per target, abbiamo pagato 600 mila euro di commissioni, a causa della retrocessione in B. Abbiamo avuto svalutazioni di cartellini per 3,5 milioni. Ci sono state, invece, plusvalenze per 1,5 milioni. Sono stati risparmiati stipendi per 13,5 milioni. Petrachi ha effettuato 20 operazioni, 10 definitive e 10 a titolo temporaneo. Per nessuna c’è stata intromissione. I prezzi di acquisto sono stati 3 milioni e 650mila euro. Incentivi all’esodo per 1,2 milioni. Intermediazioni per gli acquisti, 1 milione e 560 mila euro. Gli emolumenti riconosciuti ai calciatori sono stati 19 milioni. Di questi 19, però, 2,5 milioni sono stati dati allo staff tecnico. Nessuno ha interferito sull’esonero di Martusciello e sulla scelta di Colantuono. Per stipendi eravamo posizionati al terzo posto nel ranking di B. La storia è stata manipolata ma è possibile riscontrarla leggendo i bilanci che sono pubblici. Sulla questione Ederson, invece, siamo tranquilli. Abbiamo un ottimo staff legale. Dal punto di vista economico, mentirei se dicessi che subirla o non subirla sarebbe la stessa cosa. Non sposterebbe però l’equilibrio finanziario sano del club”.

“Vendita della Salernitana non sulla nostra agenda”
Ha aggiunto poi, sulla questione stadio: “Faremo il punto ad inizio del 2026. Da informativa, sappiamo che avremo iscritto la Salernitana al prossimo campionato, indicando il Volpe nei criteri infrastrutturali. So che c’è stata l’apertura del cantiere e che ad oggi è avviato. Io ho notizie di 15.000 posti. Questo poi lo valuteremo con la Regione. Non so se sia possibile implementare o meno, ma sarebbe un happy problem. Andiamo prima in B e poi valuteremo”.
In conclusione Milan ha tirato le somme sull’attuale situazione di proprietà e dirigenziale: “Io sono legato appassionatamente al club. Soffro quando non posso essere allo stadio. Sono partecipe al 100%. Una nuova linea manageriale c’è, ed è giusto che incida. Pagano sa che una spalla e un punching ball a disposizione ce li ha sempre. Gli interessi per dei potenziali acquirenti del club ci sono sempre, ma Iervolino è saldo e solido al timone. 20 milioni di emissioni di capitale non li ha prescritti il medico, dal momento che c’erano le casse comunque positive. Avrebbe potuto anche gestire se avesse immaginato un disimpegno. La vendita della Salernitana ad oggi non è sulla nostra agenda. Il club è in buone mani, con un ds capace e un ottimo ad”.
