Chi è Carmelo Salerno, il presidente che ha riportato la Reggiana in Serie B

La storia del presidente granata

reggiana presidente salerno
15 Aprile 2023

Redazione - Autore

Due anni difficili, poi il paradiso. Questione di programmazione ma soprattutto tanta voglia di riscatto. Quella che ha mostrato Carmelo Salerno, presidente della Reggiana. Il club è tornato in Serie B ventiquattro mesi dopo l’ultima volta. Adesso, l’obiettivo è restarci. Un puzzle perfetto, incastonato in un ogni suo spazio, incastrato alla perfezione. Merito di tutti: dall’allenatore ai giocatori, fino ad ogni singolo componente della società. Dall’alto, un “comandante”. C’è anche lui tra i protagonisti del salto di categoria. Carmelo Salerno, come detto. Sintomo di garanzia e professionalità. Arrivato a stagione in corso nel 2020, quando i granata militavano in cadetteria, non potè fare nulla per evitare la retrocessione. Ma si sa: i migliori sono coloro che si rialzano dopo essere caduti.

Chi è Carmelo Salerno: sinonimo di entusiasmo e passione

Nato in provincia di Cosenza nel 1971, Carmelo Salerno si è laureato in Architettura ed è poi diventato uno dei migliori imprenditori nel ramo delle costruzioni. Titolare della Safim Srl (riferimento sicuro e affidabile nell’ambito delle soluzioni della Logistica Intermodale, dei Servizi Marittimi e Portuali e del Brokeraggio Marittimo Internazionale) è entrato nel mondo del calcio prelevando prima il Modena nell’anno della Serie D e poi la Reggiana nel dicembre 2020, acquistando il 30% del pacchetto azionario. Eletto in videoconferenza presidente del club (era l’anno del Covid-19) e amministratore delegato dello stesso. “Sento l’enorme responsabilità di rappresentare la Reggiana dopo ventuno anni impegnata nuovamente in un campionato prestigioso come quello di Serie B”, disse in sala stampa nel giorno della sua presentazione. Una B goduta fin troppo poco e ora riconquistata grazie al suo ottimo lavoro.

Salerno Reggiana

Dedizione, entusiasmo e passione. Ingredienti che hanno permesso a Salerno di riportare la Reggiana dove merita. Eredità pesante, quella di Luca Quintavalli, predecessore del club, che aveva riportato la Reggiana in B dopo ben 21 anni. Ora il cosentino vuole fare di più. Andare oltre. Lui che “disputò” la prima partita da presidente proprio contro il Cosenza in serie cadetta. Cresciuto in Calabria, si trasferì poi in Emilia per ragioni di lavoro. Ormai la sua seconda casa, il suo posto nel mondo. Da oltre 20 anni. Ed è qui che il calcio è entrato definitivamente nelle sue vene. E dove è arrivata anche la prima soddisfazione da numero uno del club. Tutto come nelle migliore favole.

L’importanza delle scelte

Storia giovane (appena due anni) ma che conta già scelte importanti. Come quella di dare fiducia a Diana sulla panchina. Dopo l’eliminazione ai playoff nel 2021 per mano della FeralpiSalò, ai quarti di finale, il destino dell’ex Palermo tra le altre sembrava già segnato. Invece il bello doveva ancora venire. Quindi la ecco la conferma di Aimo Diana e l’acquisto di un direttore sportivo competente come Goretti. Quindi le prime mosse sul mercato e una squadra pronta per un campionato da protagonista. Detto, fatto: primato quasi fino alla fine. Un piccolo spavento a inizio aprile, quando la Virtus Entella si appropriò a sopresa del primo posto, poi l’apoteosi. Gioia infinita per un popolo che è tornato dove meritatamente tra i grandi. Ancora tanti sogni nel cassetto. Nuovi progetti e ambizioni. Nel calcio che conta.

A cura di Manuele Nasca