Sambenedettese, Massi: “Vi racconto di quando ho rubato il pallone della C. E Marani…”

Il presidente della Sambenedettese Vittorio Massi
Il siparietto raccontato dal numero uno della Sambenedettese in conferenza stampa.
Unite il fare da imprenditore di successo a una genuinità e simpatia tipica marchigiana, e otterrete il presidente della Sambenedettese Vittorio Massi. Lui, una delle figure chiave della risalita di una delle piazze più calorose di Italia tra i professionisti.
Nell’ultima conferenza stampa, quella della presentazione del nuovo responsabile del settore giovanile Cristian Pazzi (ex attaccante rossoblù tra le altre), il presidente ha intrattenuto i presenti con quello che molti hanno definito uno spettacolo di cabaret, raccontando una vicenda alquanto singolare.
Massi ha recentemente partecipato all’incontro organizzato dalla Lega Pro con tutte le società neopromosse in Serie C. In sede, si sarebbero affrontati vari temi come raccontato da Massi, che però ha voluto soffermarsi su uno in particolare, quello del pallone “rubato” alla Serie C.
Infatti, entrando in conferenza, il presidente della Sambenedettese ha mostrato con orgoglio il pallone che è riuscito a conquistare, raccontando anche la reazione del presidente di Lega Marani.
Massi: “Mi hanno iniziato a rincorrere tutti”
Prima dell’inizio della conferenza stampa, Massi ha spiegato il motivo della “presenza” del pallone della Serie C: “Vi ringrazio per essere arrivati in massa, oggi mi son portato dietro il pallone che ho rubato a Firenze. Bello il pallone della Serie C, vero? Casualmente è caduto in mezzo alla pioggia, e abbiamo fatto una sfida tra presidenti a chi lo prendeva prima, e siamo arrivati prima noi. Me la giocavo con quello del Casarano mi sembra.
L’ho preso e mi hanno iniziato a rincorrere tutti, da Marani alle ragazze che stavano lì che rivolevano il pallone. Io gli ho detto che volevo altri palloni per i mie figli. Poi io ero attaccante quindi scatto veloce in queste situazioni”.

“Marani si stava sbellicando dalle risate”
E ancora: “Il pallone è caduto nella tempesta mentre avevamo tutti da mangiare sulle mani, dato che c’era un piccolo rinfresco. L’ho raccolto, da lì non l’ho mollato più. Il pomeriggio ho fatto lezione con il pallone in mano e tutti mi guardavano, Marani si stava sbellicando dalle risate.
Quando è uscita la notizia che mi sarei dimesso qualche tempo fa, cosa che non avrei mai fatto, Marani ha subito chiamato i miei dicendo ‘passatemi il presidente, devo parlare con il presidente’ (ride ndr)”.