Sambenedettese, Palladini: “Non mi aspettavo l’esonero, ma accetto tutto senza rancore”

Ottavio Palladini, allenatore della Sambenedettese (Credit_ LaCasadiC.Com)
L’ex allenatore della Sambenedettese torna a parlare ad una settimana dall’esonero
A una settimana dal suo allontanamento dalla panchina della Sambenedettese, Ottavio Palladini rompe il silenzio, affidando al Corriere Adriatico un racconto intimo e, come sempre, intriso di grande dignità e amore per i colori rossoblù. L’ex allenatore sottolinea in particolare un dispiacere profondo per la conclusione del suo incarico.
Palladini non nasconde lo stupore per la tempistica della decisione: “Non me lo aspettavo di essere sollevato dall’incarico a due giorni dalla partita di Arezzo”. L’ex allenatore chiarisce immediatamente l’equivoco relativo alla gara di Coppa Italia con l’Union Brescia: “Il mio obiettivo con l’Union Brescia in Coppa Italia era quello di far giocare la gara con la migliore squadra ed arrivare al match di Arezzo nel migliore dei modi. Non volevo snobbare nulla. Ho sempre creduto nei ragazzi”. La sua è una ferma difesa del proprio operato e della professionalità mostrata quotidianamente alla guida della squadra.
L’ex allenatore della Sambenedettese accetta serenamente la scelta della società, pur riconoscendo di aver commesso degli errori: “Accetto tutto senza fare polemica o rancore. Rispetto la decisione, è andata cosi. Qualche errore l’ho fatto, avrei potuto fare meglio e qualche scelta diversa, ma ho sempre dato il massimo e messo tutto il mio impegno per far onorare la maglia della Samb in ogni partita”. Nonostante il dolore per la separazione, Palladini ricorda le gioie vissute: “Ho vissuto emozioni indescrivibili come quelle nel derby con l’Ascoli, ma purtroppo è andata cosi. Il calcio è questo“.
Il ringraziamento commosso è rivolto a chi gli ha concesso la possibilità di tornare a casa: “Ringrazio la società, in primis il presidente Massi, che mi ha dato l’opportunità di tornare ad allenare la Samb e in questa stagione di restare per provare a fare qualcosa di bello”.
La difesa dello spogliatoio e il valore dei giocatori
Lunedì scorso, il DS Stefano De Angelis aveva accennato al fatto che la partita di Coppa Italia avesse minato alcune certezze e che “qualcosa si stesse spegnendo” all’interno del gruppo. Palladini non entra in polemica, ma riafferma la compattezza e la disponibilità dei suoi atleti, smentendo implicitamente le analisi più critiche: “Non avevo dato peso alle voci uscite dai giornali, ma sono andato avanti per la mia strada. Ho cercato sempre di tirare fuori il meglio dai giocatori. Ho visto sempre una squadra combattiva che meritava qualcosa in più come punti. Non meritavamo di perdere con il Ravenna e con il Guidonia“.
Una delle questioni ricorrenti era il ruolo dei giocatori più rappresentativi. Palladini è categorico nel respingere l’idea che elementi come Eusepi e Sbaffo possano essere stati un problema per l’equilibrio dello spogliatoio: “Se sono stati un peso Eusepi e Sbaffo? Assolutamente no. Tutti i ragazzi, dal primo all’ultimo, sono stati sempre disponibili e hanno messo il massimo impegno e di questo li ringrazio. Ferito dalla decisione della società? No, il calcio va così“.

L’eterno amore per la Samb
In chiusura, Palladini ha risposto all’ipotesi lanciata dal presidente Massi di un possibile nuovo incarico all’interno del club rossoblù: “In questo momento non valuto nulla. Mi prendo un momento di riflessione e non voglio mettere in difficoltà nessuno per il bene della Sambenedettese. Qualsiasi decisione prenderò, sarà la società a saperla per prima”.
Il suo pensiero finale è per la parte più passionale della Samb: i sostenitori. “Infine desidero ringraziare tutti i tifosi che mi hanno fatto vivere tante emozioni. Dico a loro di sostenere sempre la Samb, che viene sempre prima di tutto. A loro, alla società e ai miei ragazzi sarò sempre grato“.
