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Sambenedettese, il presidente Massi: “Siamo tornati per restare. La differenza l’ha fatta la programmazione”

L’intervista rilasciata ai colleghi del “Corriere Adriatico”

La Sambenedettese sta programmando al meglio la prossima stagione in Serie C dopo aver conquistato la promozione lo scorso anno. L’esordio in Coppa Italia Serie C è fissato per sabato 16 agosto alle ore 21 contro la Vis Pesaro. In campionato invece la formazione affronterà il Bra venerdì 22 alle ore 21.15.

In vista dell’imminente inizio delle competizioni ufficiali, il presidente Massi ha parlato ai microfoni dei colleghi del Corriere Adriatico. Tanti i temi trattati: tra l’esordio in C fino al sogno nel cassetto.

“A livello di programmazione cambia tutto. Servono professionisti in ogni settore e non è semplice trovarli. Noi abbiamo avuto una fortuna rispetto agli altri”. Così il presidente riguardo all’esordio nel professionismo dopo tanti anni.

Prosegue: “Avendo diversi punti di vantaggio sulle inseguitrici lo scorso anno in Serie D abbiamo iniziato a pianificare la stagione e l’arrivo tra i professionisti. Altrimenti sarebbe stata dura e non mi sorprendo delle tante difficoltà in varie parti d’Italia in Lega Pro. Non dimentico il sostengo di mia moglie, notaio, che è riuscito a farmi capire tante cose. Oggi la società è pronta e strutturata ma ripeto, non pensate che sia sempre semplice”.

“La Samb ha una tifoseria che non poteva stare tra i dilettanti”

Il presidente poi prosegue analizzando quello che è mancato alla Regione per avere una maggior presenza di squadre nel campionato professionistico: “Probabilmente proprio la programmazione. Sono sparite grandi piazze che meritano tanto come Ancona, è stato un colpo al cuore per tutti gli sportivi quel 4 giugno 2024 quando i dorici non si sono iscritti al campionato. Al contempo è tornata la Samb, con una tifoseria che non poteva stare tra i dilettanti e che oggi ha diritto di sognare in grande. Pesaro sta già impostando un ulteriore salto in avanti, per loro la Serie B non è un miraggio. E poi c’è Ascoli, con la sua particolarità“. Prosegue: “Ascoli in questi anni ha lavorato per tornare ai fasti di un tempo, se non altro in termini di strutture perché sono gravitati tanti soldi a Ascoli Piceno città. Cosa che non è avvenuta a San Benedetto dove abbiamo faticato in maniera spropositata per avere un centro sportivo da gestire”. 

Le strutture sono decisive per tornare nel grande calcio, e il presidente Massi dichiara: “Le ritengo imprescindibili e non parlo per frasi fatte. Tutte le società stanno lavorando in questo senso ma non sempre i Comuni e gli enti vengono in soccorso. Spesso ci si trova ad affrontare la troppa superficialità. Abbattendo queste problematiche da un lato si verrebbe incontro a presidenti e società, dall’altro finalmente si potrebbe sognare in grande”. 

Tifosi Sambenedettese / Credit: US Sambenedettese / www.lacasadic.com
Tifosi Sambenedettese / Credit: US Sambenedettese / www.lacasadic.com

“Rendere felice San Benedetto del Tronto”

Un altro tema trattato dal presidente Massi è quello legato agli orari della Lega Pro: “In prima battuta, da tifoso passionale, mi dispiace e non poco. Purtroppo questi orari esistono, bisogna sapersi organizzare. Allo stesso tempo la visibilità è una vetrina che la Serie C non può perdere. Tornare in televisione, su Sky, dona lustro al campionato che è il vero torneo italiano. Nella terza serie ci sono tutti prodotti locali, provenienti dai nostri settori giovanili e si respira passione vera allo stadio nonostante le difficoltà. Cerchiamo di guardare il bicchiere mezzo pieno, potrebbe essere questo il messaggio“.

A conclusione il presidente svela il suo sogno nel cassetto: “Rendere felice San Benedetto del Tronto. siamo riusciti a farci voler bene, sognare è importante ma lo è ancor di più far sì che i tifosi siano orgogliosi di ciò che stiamo facendo”.