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Sampdoria, Evani: “Scriviamo un finale diverso, è come andare sotto un treno ed essere ancora vivi”

L'allenatore della Sampdoria Evani

L'allenatore della Sampdoria Evani

Le parole dell’allenatore della Sampdoria in vista della sfida contro la Salernitana, gara d’andata dei playout.

Il destino ha regalato un’ultima possibilità alla Sampdoria, che stasera (domenica 15 giugno) giocherà l’andata dei playout contro la Salernitana. Una sfida da affrontare al massimo per salvare una stagione complicata, culminata con una retrocessione, poi evitata a causa della penalizzazione del Brescia che ha ridisegnato la classifica.

I blucerchiati hanno vissuto un’annata caratterizzata da ben quattro cambi in panchina. Dopo Pirlo, Sottil e Semplici, la società ha deciso di puntare su una bandiera del passato: Alberico Evani. Il suo nome è inciso nella storia del club, essendo stato un protagonista degli anni d’oro, con uno scudetto cucito sul petto nel 1991, assieme al suo attuale vice Attilio Lombardo.

Ora l’allenatore di Massa è chiamato a salvare il destino della sua Samp, cercando di evitare la prima retrocessione in C della storia del club. Un epilogo già scritto fino a poco tempo fa, ma ora la storia si può riscrivere e per farlo servono due gare di livello contro un avversario agguerrito.

Così Evani alla vigilia: “Abbiamo la possibilità di poter scrivere un finale diverso. Devo dire che i ragazzi da un mese a questa parte hanno svolto un lavoro eccezionale perché ci sarebbe stato il pericolo di una disunione, invece, ci ha permesso di rafforzare lo spirito di gruppo. Hanno effettuato un lavoro sul campo notevole, per cui ci auspichiamo che sia stato bene. Dopo un mese e mezzo che non si gioca, vale anche per la Salernitana, è chiaro che ci sono tanti punti interrogativi su come gestire le energie, la pressione, perché un conto allenarsi l’altro è giocare. Però i ragazzi sono pronti e preparati per giocare”.

Evani: “Allenamenti ‘punitivi’ ma nessuno si è mai tirato indietro”

E ancora: “I ragazzi hanno fatto dei lavori notevoli, sotto l’aspetto fisico oltre che organizzativo di squadra, di atteggiamento tattico. Ha permesso anche ad alcuni, che magari erano un po’ in ritardo magari sotto questo aspetto, di ritrovare la condizione. Massimo Coda è uno di questi“.  Sull’opportunità salvezza: “E’ come essere andati sotto un treno ed essere ancora vivi. C’è stato un inizio dove erano stati programmati degli allenamenti, fra virgolette, ‘punitivi’. E anche in quel caso nessuno di loro si è tirato indietro e anzi lavoravano con serietà capendo dove avevamo sbagliato. Abbiamo ricevuto delle offese, perché non siamo stati in grado di salvare la squadra. I ragazzi hanno capito e ora c’è questa opportunità. Tutti insieme hanno rafforzato il gruppo, aspetto prima vedevo meno.

Ci son tanti punti interrogativi per il fatto che nessuna delle due squadre ha più giocato, neanche un’amichevole vera. Abbiamo fatto amichevoli tra di noi però c’è il problema delle pressioni e delle tensioni, del saper gestire le energie e nel momento in cui qualcuno comincerà a calare, è chiaro che chi subentra dovrà dare qualcosa in più per far sì che la squadra migliori e conduca sempre la partita. Abiuso si è fermato da due giorni, però ha lavorato molto bene. Borini è rientrato da qualche giorno, ma la sua condizione non è delle migliori. Niang uguale, ha avuto tanti problemi in questo mese, ha ricominciato da qualche giorno e sicuramente non sarà a disposizione”.

L'allenatore della Sampdoria Evani
L’allenatore della Sampdoria Evani

“Annata particolare, i ragazzi hanno mostrato più unione”

Sul pubblico: “Sappiamo il valore dei nostri tifosi, i giocatori hanno avuto sempre una spinta. Anche quello bisogna saperlo indirizzare a nostro favore, che non diventi un troppo, si sa già che è una partita importante. Bisogna non caricarla troppo di aspettative.

In questo mese c’era il rischio di disgregarsi, invece i ragazzi hanno mostrato più unione. E’ stata un’annata particolare, i ragazzi sono consapevoli di dove giocano, per chi giocano, il valore della squadra e del pubblico. I giocatori erano molto dispiaciuti, però adesso sono motivati per riscrivere un finale diverso da com’è stato a Castellammare“.