Sassuolo, Carnevali: “Seconda squadra? Tutti dovrebbero averla”

Le dichiarazioni dell'Ad dei neroverdi

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4 Aprile 2023

Redazione - Autore

Ho sentito che vogliono alzare l’età della Primavera a 20 anni. Per me è sbagliato, in primis per i ragazzi. La gente a quell’età ha due figli. Credo sia meglio giocare sotto età”. Massimiliano Allegri qualche giorno fa ha sollevato questo ‘problema’. Un modo di operare che non riguarda la Juventus, visto che con la Next Gen riesce a far crescere talenti in casa. Huijsen, Yildiz, Nonge Boende oppure ai tanti giovani in prima squadra. I primi tre sono i nomi dei ragazzi partiti con la Primavera e nel corso della stagione stanno trovando spazio con la squadra di Brambilla. Segni particolari? Oltre alle capacità tecniche, si può sottolineare l’età anagrafica visto che tutti sono classe 2005.

Allegri Juventus (image)

Un motivo in più per pensare a quello che il sistema calcio italiano propone in questo momento e alla riforma che si sta pensando per far crescere sempre più giovani. Riguardo a questo discorso non sono mancate le parole di Giovanni Carnevali, amministratore delegato del Sassuolo, a Sky Sport al termine della partita tra i neroverdi e il Torino.

Carnevali e la risposta alle seconde squadre

Dopo la vittoria del Viareggio, secondo consecutivo, e il pari del Mapei, Carnevali ha risposto alle domande riguardo al calcio giovanile. Il Sassuolo è una delle mosche bianche della nostra Serie A vedendo il lavoro svolto con i giovani e la voglia di farli crescere e portarli in prima squadra. Sassuolo è l’oasi felice e senza pressioni che permette ai ragazzi di giocare, sbagliare e, soprattutto, imparare.

Il tema seconde squadre, però, accoglie tutti favorevoli e anche lo stesso Ad neroverde. La sua risposta è chiara più di qualsiasi altra riforma: “Oggi avere una seconda squadra è importante perché si deve dare ai giovani la possibilità di giocare. Serve tempo per farli maturare. Tutte le squadre devono avere le seconde squadre. Ci sono delle difficoltà, ma penso sia sicuramente questo il futuro”.

A cura di Gabriele Ragnini