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Come funzionano le U-23 in Serie C? Ecco il regolamento

Squadra Juventus Next Gen - credit Resportage/Alessandra Di Luccia

Squadra Juventus Next Gen - credit Resportage/Alessandra Di Luccia

Tutto sulla realtà delle seconde squadre: dai requisiti di base al regolamento.

Da qualche anno, il trend delle seconde squadre ha preso il sopravvento nel campionato di Serie C. Juventus Next Gen, Atalanta U23 e Milan Futuro sono tre esempi concreti di come strutturare una progetto simile. E nella prossima stagione, anche l’Inter seguirà i passi degli altri club.

Ma quali sono i requisiti di base? Innanzitutto, la società deve essere iscritta al campionato di Serie A, per la stagione in corso o quella successiva, e deve disporre di un settore giovanile strutturato. La realtà dell’Under 23 è pensata come un vivaio, o meglio una passerella tra le giovanili e la prima squadra.

Un’altra questione riguarda l’impianto sportivo. La struttura deve essere omologata per la Serie C, con una capienza minima e requisiti tecnici stabiliti dalla Lega Pro.

Nell’integrazione nel campionato e conseguentemente nei gironi, le seconde squadre hanno priorità rispetto ad altre candidate (es. retrocesse o dilettanti), ma si segue un ordine specifico deciso dalla FIGC.

Il regolamento

Ma come si compone lo scacchiere di queste squadre? Nella rosa devono esserci principalmente giocatori Under 23 (nati dopo una certa data, ad esempio il 31 dicembre 2001 per la stagione 2024/25, secondo il regolamento più recente). Inoltre è consentito inserire fino a 4 “fuori quota” (over 23), ma questi non devono aver disputato più di 50 partite in Serie A né essere nella lista dei 25 della prima squadra.

Stando sempre al regolamento più recente, almeno 16 giocatori devono essere formati in Italia, cioè tesserati con una società FIGC per almeno 7 stagioni sportive. In una gara si possono includere fino a 26 calciatori, con flessibilità nei passaggi tra prima squadra e Under 23, purché i limiti di età e presenze vengano rispettati.

Atalanta U23 – credit: Martina Cutrona – www.lacasadic.com

E se una Under-23 dovesse essere promossa?

Una seconda squadra, qualora dovesse vincere il campionato di Serie C o i playoff di categoria, può essere promossa in Serie B, ma non potrà mai giocare nello stesso campionato della prima squadra.

Inoltre, in caso di retrocessione in Serie D, non può iscriversi al campionato dilettantistico e deve richiedere un ripescaggio in Serie C l’anno successivo, se ci sono posti disponibili. Infine, non può partecipare alla Coppa Italia di Serie A, ma solo alla Coppa Italia Serie C.