La giovane Italia, dalla Serie C al grande salto: il futuro fa (sempre) gol

I giovani della Serie C, tesori per l'Italia del futuro: cercando il prossimo talento pronto ad emergere

6 Ottobre 2021

Redazione - Autore

Con curiosità e voglia di approfondimento, nel giorno in cui torna a giocare l’Italia, partiamo dalla nostra Casa della Serie C proviamo a portarvi dritti nel futuro del gol.

È già nel cuore di tutti la storia di Lorenzo Lucca, giocatore-rivelazione della Serie B, che ,da qualche tempo, trascina letteralmente il Pisa in testa con numeri impressionanti (6 reti in 7 partite) e giocate ad alto tasso tecnico.

Ha destato sin da subito interesse e curiosità anche l’esordio all’Arechi da titolare di Flavio Bianchi, promessa del Genoa, lanciata senza troppi timori dalla perseveranza lungimirante targata Davide Ballardini.

Parleremo pur di attaccanti ma come non citare nell’elenco, Simone Canestrelli, difensore “rock” del Crotone e recente piacevole aggiunta per l’Under 21 a firma Nicolato, dopo lo splendido anno all’AlbinoLeffe (a dimostrazione che l’azzurro guarda, sempre e ovunque ove c’è luce).

Si è vero, la carne al fuoco è tanta e conseguentemente la domanda, forse inizia già a farsi strada.

Ma perché tanto clamore intorno a questi giovani?
Cos’hanno in comune?
La Lega Pro, in questo senso, rivela ogni risposta.

Perché dietro all’odor d’azzurro pronto (via Pisa) a forgiare le ali del sicuro orizzonte, si nasconde un uomo, capace, non molto tempo fa, di far letteralmente detonare la Sicilia rosanero (con 14 gol in due anni) ed un fisico imponente in grado di scomodare paragoni importanti (qualcuno ha detto Luca Toni?).

Da Lucca (Lorenzo) a Lucca (città).
Baciato dal rossonero della Lucchese, Bianchi è sentenza.
13 centri, personalità da vendere, voglia di imparare ancora.

È proprio rileggendo tra le righe, quest’ultima frase, probabilmente che esce fuori lo scopo di questo pezzo.

Rovistare per trovare il prossimo talento pronto ad emergere, il tormentone di cui si parlerà.
Con curiosità e voglia di approfondimento.
State pronti e tendete la mano, “Casa Di C”, vi porterà dritti nel futuro del gol.

La giovane Italia, dalla Serie C al grande salto

Per aprire il dibattito occorre tornare ancora una volta a Modena.
Perché in quella terra gialloblù affamata prepotentemente di pane e pallone, sguazza prepotentemente Nicholas Bonfanti.
L’ex primavera Inter fa più che ben sperare per due fattori che siamo pronti ad analizzare: killer instinct e maturità.

E se sulla prima definizione, forse non c’è molto da aggiungere (alla luce del clamoroso impatto iniziale spiegato da due gol in tre partite), sul secondo aspetto è necessario un attimo approfondire.
Perché trovare un 2002, dotato di questa struttura fisica, che sia anche capace, con grande generosità di far reparto da solo, in prospettiva significa solo una cosa: andare a nozze.

La stessa sensazione di sicurezza, sembra giungere anche via Lecco.

A vederlo giocare infatti, Mattia Tordini pare possedere un documento d’identità appositamente errato.
Sebbene classe 2002, infatti, il giovanissimo attaccante impressiona per la buonissima capacità di rendersi utile su tutto il fronte offensivo (6 partite, 3 gol e un assist son lì a dimostrarlo).
Con e senza palla.
Per servire o sparare in porta, a seconda di ciò che il momento richiede, come fosse un coltellino svizzero che infilza dove fa più male.

Sta sulle sabbie mobili ma almeno un po’ si rincuora l’Etna.
Coccolata e rispettata da un Luca Moro non più sorprendente sotto il profilo realizzativo (sono già 4 i gol in questo scoppiettante avvio personale, rimpolpati dalla splendida prova a Picerno che dà continuità), quanto dal punto di vista della completezza.

Perché questo 24 sa giocare di sponda.
Duettare armonicamente con i compagni o fare da solista.
Buttarsi in profondità, quasi fosse dentro casa sua .
Saper scegliere, sempre, il momento per ogni giocata.
E con questi ritmi, ne siamo sicuri, il gioiello di proprietà del Padova, sarà presto pronto a volare.

Serie C, tesori per il futuro: cercando il prossimo talento pronto ad emergere

Ci spostiamo diretti su Ancona adesso, aggiungiamo Matelica e custodiamo, gelosamente, Alessandro Faggioli.
Inserimento, fiuto del gol (già 3 in 7 partite), grinta e determinazione sono tutto ciò che ci strega.
Umiltà e forte spirito di squadra invece, giocano un ruolo fondamentale nel consigliare caldamente un ragazzo che, tra posizione centrale e corsia esterna sinistra ,trova spesso un modo per mangiarsi il palco.

Un’altra pimpante promessa, giunge infine da Campobasso.

Confezionata e stilata attraverso un ragazzo in grado di volare con la 14 sulla schiena.
Davide Di Francesco, diamante di proprietà Ascoli, sì, è il classico nome da segnarsi sul taccuino.
Tutta “colpa” di quei dribbling ubriacanti palla al piede che mandano su di giri gli avversari.
Di una personalità spiccata e matura al punto giusto, sia dentro che fuori dal campo.
O di quel vizio quasi incontrollato nel voler, quando possibile, cercare l’estetica, impreziosito anche da una buona predisposizione nel “sentire la porta” (2 gol in 6 partite da ala sinistra).

I tesori insomma, ci sono.
Basta soltanto saperli aspettare.
Sapere, soprattutto, dov’è meglio cercare.

Perché Serie C e talento uniscono, sempre, l’Italia e non solo.
E allora il futuro è sicuro, sotto la candida stella che scende.
Ogni volta che la rete si gonfia.

di Damiano Tucci