L’obiettivo della neo promossa Messina non poteva che essere quello della salvezza. La Serie C parte con buoni propositi: Sullo in panchina e Lo Monaco a gestire l’area mercato. L’inizio non è stato dei più incoraggianti e la società ha deciso di cambiare. Via Sullo e dentro Capuano per rilanciare le speranze siciliane. Speranze che vanno ad affievolirsi fino alla sonora sconfitta sul campo della Turris. Arriva il terremoto in casa Messina: secondo esonero, Lo Monaco dà le dimissioni e in panchina va Raciti, allenatore della Primavera. Dall’incarico ‘temporaneo’ a vero sprint salvezza: 1.8 punti di media e ottime prestazioni per raggiungere l’obiettivo. Febbraio è stato il mese magico dei siciliani con tre vittorie, un pareggio e un piccolo incidente contro il Monterosi. Raciti ha trovato la sua chiave segreta per la salvezza.
Nel nuovo serviva dare un nuovo sprint alla squadra per provare l’assalto alla salvezza. Il mercato ha regalato a Raciti giocatori d’esperienza che, messi all’interno di un organico giovane, hanno portato il mix giusto per la crescita del gruppo. Tranquillità e lavoro le armi di Raciti, arrivato in punta di piedi nello spogliatoio ma che fin da subito è riuscito ad entrare nella testa dei suoi giocatori.
Febbraio è stato il mese magico per i siciliani. L’inizio è stato con il botto con la vittoria sul campo del Bari. Portare a casa tre punti dal San Nicola ha portato entusiasmo alla squadra che poi si è ripetuta con un ottima prestazione in casa contro il Foggia. L’inciampo contro il Monterosi, avrebbe potuto creare malumore ma Raciti predica calma. E’ la sua natura. La tranquillità si trasforma in voglia di rifarsi e le successive sfide sono forse le più importanti della stagione. Potenza e Vibonese, due scontri diretti per la salvezza. Operazione che è stata portata a termine con un doppio successo da Raciti e i suoi ragazzi.
Periodo positivo che sicuramente fa ben sperare tutto l’ambiente, soprattutto dopo il doppio esonero e le dimissioni di Lo Monaco. Serviva liberare mentalmente la squadra e guidarla con esperienza e tranquillità. Ezio Raciti ha portato proprio questa mentalità, grazie alla freschezza dei suoi giovani e la voglia di rinascita dei più esperti, e ora si sta godendo il momento.
Il difficile viene adesso. La classifica vede ancora il Messina a dover lottare per la salvezza con nove finali da disputare per cercare di raggiungerla. L’obiettivo è puntato soprattutto sugli scontri diretti contro Taranto, Campobasso, Fidelis Andria e Catania ma è anche contro le big che in queste ultime uscite il Messina ha dimostrato di giocarsela contro tutti. Il primo scoglio si chiama Juve Stabia, dove al San Filippo si proverà a costruire la strada per la salvezza. Gioventù, proposta offensiva e entusiasmo: la chiave segreta di Raciti per il rilancio del Messina.
A cura di Simone Brianti
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