Serie C, Orsato: “Primo bilancio estremamente positivo sul FVS. Le proteste dalla panchina sono pari a zero”

Le parole del designatore arbitrale della Serie C all’evento di presentazione della partnership con Cattolica Assicurazioni

Nella giornata di mercoledì 3 dicembre si è svolto presso il Viola Park di Firenze la presentazione della nuova partnership tra Serie C e Cattolica Assicurazioni. Tanti gli interventi nel corso dell’evento, tra i quali anche Daniele Orsato. L’ex fischietto di Serie A, nonché attuale designatore arbitrale della Serie C, Daniele Orsato è intervenuto ai microfoni di Sky Sport 24.

Sul tavolo un primo bilancio sul FVS, all’esordio assoluto in Lega Pro: “Possiamo fare un primo bilancio estremamente positivo. I ringraziamenti vanno tutti ai miei ragazzi e alla loro abnegazione, perché non era facile adattarsi in così pochi mesi a questa nuova tecnologia”. FVS che ha portato a una maggior collaborazione indiretta tra i direttori di gara e i due allenatori in campo: “Ci eravamo auspicati proprio questo. L’allenatore doveva diventare un collaboratore dell’arbitro, le proteste dalla panchina sono pari a zero“.

Questo perché i primi pensieri degli allenatori vanno sul confronto con il proprio staff, caprie se giocarsi o meno la card. Questo ha inevitabilmente portato a una maggior collaborazione tra gli arbitri e gli allenatori”. Tema che si è poi allargato più in generale al resto del calcio italiano, in particolare sul ruolo sempre più determinante assunto delle revisioni a bordocampo. “Penso sia rimasta molta centralità sul ruolo dell’arbitro”.

“Nelle ultime giornate i direttori di gara hanno preso le proprie decisioni al di là di quanto visto al monitor, non penso si sia delegittimata la figura dell’arbitro”. Continuando, per quanto riguarda i falli di mano molto protagonisti nelle ultime gare di campionato: “Vi posso dire che per noi arbitri sono sempre stati un caso difficile e resteranno sempre complicati. Sulla volontarietà o meno non sta a noi decidere, noi ci atteniamo al regolamento e dobbiamo farlo rispettare. Il ripristinare o no la volontarietà sul fallo di mano è un aspetto che valuteranno altre persone”.