Sibi Sheikh, dal viaggio nel deserto alle parate decisive con la Virtus Verona

La storia dell'estremo difensore rossoblù

31 Gennaio 2024

Giovanni Scialpi - Autore

I due rigori parati consecutivamente da Sibi Sheikh su Franco Ferrari nella partita Vicenza-Virtus Verona sono i frame perfetti per farvi capire quanto sia determinato il portiere gambiano. Subito dopo il primo tiro dagli undici metri, si è rimboccato le maniche e ha continuato ad inseguire il suo obiettivo: mantenere la porta inviolata. È riuscito a farlo per la settima volta in stagione. Dietro questi due grandi interventi, c’è la storia di Sheikh.

Il viaggio verso la felicità di Sheikh

Questo mondo è bello e libero, e le due cose sono strettamente collegate perché ognuno deve avere la possibilità di poterlo esplorare tutto in piena libertà per coglierne tutta la bellezza”, diceva Sibi cinque anni fa in un’intervista per gianlucadimarzio.com. Lui, che per osservare la bellezza dell’Italia e di Verona, ha dovuto sfidare la vita, la stessa che ama. Tutto questo per trovare la sua felicità. A soli sedici anni, si incammina da solo tra deserti e oceani, per poi arrivare in Libia, a Tripoli, dove per cinque mesi fa l’imbianchino per riuscire a mangiare. Poi, il fatidico giorno: luglio 2015. Circa 9 anni fa, Sibi si imbarca per arrivare, dopo undici ore tra le onde, a Lampedusa. “Grazie a Dio ce la facciamo tutti. Grazie Dio per avermi fatto arrivare qui…”, queste le sue parole, dette con la consapevolezza che stesse per iniziare una nuova vita.

Dai pali del centro di accoglienza alla Nazionale gambiana

Viene accolto dal Centro di accoglienza di Costagrande di Verona, posto nel quale Luigi Fresco, allenatore longevo della Virtus Verona, vede le sue gesta tra i pali e decide di portarlo nella sua squadra. Dopo le sue prime dieci presenze in Serie D (5 senza subire gol), in tre anni con i rossoblù centra la promozione in C, che gli vale il primo contratto da professionista. Lo stesso che, nel 2019, gli permette di mettersi in mostra per la nazionale gambiana, con la quale esordisce per la prima volta il 29 marzo 2021 contro il Congo, per poi trovare altre due presenze. “Gioco a calcio e un giorno spero di arrivare ai massimi livelli“, in una vita totalmente cambiata, Sibi continua a tenersi il suo sogno stretto in mano.

Dalla titolarità alle due parate su rigore: il 2023/2024 di Sibi Sheikh

Un sogno che, come detto, non ha mai abbandonato e che sta vivendo appieno in questo 2023/24, in cui ha trovato la titolarità nella Virtus Verona. Per lui 20 presenze fino a questo momento. Solamente in tre circostanze non è sceso in campo ma Fresco ormai lo ritiene una pedina fondamentale nel suo scacchiere. Lui lo ha ripagato con due magie, rimediando a due errori evidenti. Il primo di Zarpellon, che, con un tocco di braccio in area, aveva concesso il primo penalty. Poi sulla respinta al rigore battuto rasoterra e nell’angolo sinistro da Ferrari, è arrivato anche il fallo su Della Morte, che ha consentito dal dischetto per i biancorossi. Nonostante la furia per un nuovo calcio di rigore da dover intercettare, Siby mantiene la calma e ancora una volta capisce le intenzioni di Ferrari. Un’impresa galattica. La perfetta rappresentazione di tutta la sua vita. La capacità di saper attendere il momento giusto per rendersi protagonista. Grazie a lui il punteggio si ferma sullo 0-0 e la Virtus Verona conquista un punto fondamentale in chiave play-off. Ora i rossoblù sono settimi con 33 punti ma con un Siby così è lecito sperare in traguardi ancora più importanti.