Festa grande a Siena, dove in occasione dei cinquant’anni dello storico Club Fedelissimi è stata organizzata una serata amarcord al Tartarugone. In pieno centro cittadino, a due passi da Piazza del Campo, circa 300 tra invitati e vecchie glorie hanno festeggiato questo traguardo. Una autentica reunion. Assente la squadra del Siena…attuale, che sarà impegnata proprio oggi in casa della Fermana.
C’erano calciatori che hanno indossato il bianconero a cavallo tra gli anni ’70 ed ’80, ma anche calciatori che hanno emozionato una città intera in tempi più recenti. Dai vari De Falco e Sciaccaluga, all’intera squadra che nel biennio 2006-2008 ha regalato due salvezze quasi insperate. Parliamo di una squadra fortissima (in foto i protagonisti di quegli anni), formata da gente come Galloppa, Fortin, Portanova, Maccarone, Chiesa e Calaiò. In panchina, a dirigere l’orchestra e a preparare quelli che poi si sono rivelati quasi due miracoli sportivi, c’era Mario Beretta, tecnico che ha anche vissuto la stagione di serie B 2013-14, prima del fallimento.
E proprio ai nostri microfoni, in esclusiva, Mario Beretta ha affidato i ricordi del passato e le emozioni di questa serata: “È sempre un’emozione ritornare a Siena. Per ritrovare alcuni amici vengo qui almeno una volta all’anno, ma ieri sera è stato bellissimo in occasione dei 50 anni del Club Fedelissimi. Ho rivisto qualche mio ex giocatore col quale avevamo vissuto delle bellissime stagioni, sia le due in serie A che quella di serie B. Peccato che quella culminò poi con il fallimento del Siena. Non c’è un aneddoto in particolare che mi lega a loro, ma ricordo le tante difficoltà sempre superate con il gruppo, con l’unitá di intenti. Ci sono stati momenti in cui magari non venivano pagati gli stipendi o c’erano problemi a livello organizzativo ma non ci siamo mai disuniti.
Un record da ricordare con piacere e soddisfazione è certamente quello relativo ai punti conquistati in una singola stagione: “Sì, in serie A ricordo che facemmo il record di punti in massima serie del Siena. Ci sono tanti momenti e ricordi che porto nel cuore. Il Siena di oggi mi sembra molto attrezzato. E’ una squadra costruita bene, va dato merito al direttore Perinetti e all’allenatore Gilardino, ragazzo molto preparato che ha già fatto diverse esperienze”.
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