Simone Andreis: il Vidal della Viterbese partito dall’Eccellenza

La storia del centrocampista della Viterbese

Andreis Viterbese
3 Novembre 2022

Redazione - Autore

Colpo di testa ad anticipare il portiere e palla in rete. Così Simone Andreis, centrocampista della Viterbese, ha aperto le danze nella vittoria di ieri in Coppa Italia contro il Giugliano. Tempo di inserimento tipico di un grande centrocampista, Arturo Vidal, da sempre un punto di riferimento per Andreis. Fin da piccolo il giocatore classe 2001 lo imitava con il suo classico taglio di capelli e nella Primavera dell’Entella l’allenatore Melucci lo caricava spesso prima di entrare in campo con un “forza Arturo”. Anche se ancora molto giovane, Andreis ha già fatto tanta gavetta e dopo la promozione in Serie C con il Rimini dell’anno scorso, ora vuole affermarsi con la maglia della Viterbese.

Credit Viterbese

Albenga, l’inizio della carriera e la promessa al nonno

Simone “Arturo” Andreis nasce ad Albenga, dove inizia a giocare a 6 anni grazie alla passione che gli trasmette il papà, anche lui calciatore, e il nonno, un tempo direttore sportivo della squadra della sua città. Proprio a lui, una volta che venne a mancare, Andreis fece una promessa: portare in alto il proprio cognome diventando un calciatore professionista, arrivando il più lontano possibile. Una promessa che il giocatore cerca di mantenere ogni giorno, fin dal suo esordio in Eccellenza, proprio con la maglia dell’Albenga. Carattere e determinazione che, pur giocando fuori ruolo da punta centrale, lo portano a segnare 5 gol e a far parlare molto di sé, tanto che poco tempo dopo è pronto a fare le valigie, ma non per spostarsi di molto: destinazione Chiavari.

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Entella, l’esordio con i grandi

A Chiavari Andreis parte subito con il botto: il primo anno vince lo Scudetto e la Supercoppa Berretti. Stagione importante che porta la prima chiamata in Prima Squadra, un ricordo speciale per il giocatore, che pronto ad uscire di casa per andare a scuola, si ritrova sul telefono un messaggio del team manager che lo convocava al campo per l’allenamento. Poi arriva il Covid, un periodo complicato dove il centrocampista non può tornare a casa e deve stare per 2 mesi in Hotel con la speranza che tutto riparta.

Alla fine, a giugno di quell’anno, tutto è ripartito. Così, in un’estate calda e insolitamente ricca di calcio, Andreis fa il suo esordio in Serie B contro il Cittadella all’ultima giornata di campionato. Una giornata da incorniciare, con il classe 2001 che, entrato all’inizio del secondo tempo, sfiora subito il gol e dopo 10 minuti si procura un rigore. L’anno dopo le presenze in Serie B diventano 5 e lo sguardo verso il cielo a cercare il sorriso del nonno non manca mai. 

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Rimini e l’approdo in Serie C

Dopo aver assaporato campi importanti, per Andreis è il momento di fare esperienza e così arriva il prestito in Serie D. Questa volta la lontananza da casa è maggiore: si parte per Rimini. Una stagione nella quale il centrocampista passa anche momenti complicati, come la difficoltà ad ambientarsi e l’infortunio che lo ha tenuto fuori dal campo per un mese. Ma alla fine l’esperienza arriva: 25 presenze, 1 gol, 4 assist e una straordinaria promozione in Serie C. Ora la voglia di affermarsi a Viterbo, dove il giocatore ha contribuito ieri alla vittoria in Coppa Italia che porta la squadra a giocarsi gli ottavi di finale contro il Pontedera. 

Con una promessa al nonno da mantenere, Simone Andreis è pronto a inseguire il proprio sogno con la maglia della Viterbese. 

A cura di Filippo Saloni