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Dalla vittoria con la Juventus alla centunesima panchina tra i professionisti. Banchieri: “Vi racconto la mia emozione”

Crediti: Vis Pesaro

Per qualsiasi allenatore raggiungere il traguardo personale delle 100 panchine tra i professionisti è un obbiettivo molto ambito e importante. Per Simone Banchieri questo momento è arrivato il 25 novembre, in occasione di Lucchese-Vis Pesaro valida per la 15ª giornata del girone B di Serie C. “Celebrarla con la Vis Pesaro è un vero piacere“, questa la prima frase dell’allenatore biancorosso ai microfoni de LacasadiC.com. L’ex Novara ha raccontato le emozioni che si provano a raggiungere un traguardo così importante.

Simone Banchieri: “Io partito dall’ultimo livello del calcio”

Abbiamo vinto a Lucca e poi è la 101ª panchina da professionista, quindi sono molto contento“. Queste sono state le prime parole di Simone Banchieri ai microfoni de LacasadiC.com in seguito all’obbiettivo raggiunto. “Celebrarla con la Vis Pesaro è un grande piacere, il nostro presidente mi ha regalato una targa e ha organizzato una buona festa. Non sapevo neanche che questa era la 101ª, me l’hanno detto, avevo la sensazione che ci stavamo avvicinando ma non lo sapevo. Per me che arrivo dall’ultimo livello del calcio è un buon traguardo per continuare, e poi vincendo così a Lucca ti da gusto. Sono partito da Collegno, poi San Mauro, Novara e tutto il resto poi con il tempo“. Ha poi continuato parlando dei 3 punti raccolti in vista della classifica: “Era importante vincere e ancora di più farlo in un campo cosi difficile. Nel calcio di Serie C bisogna sempre giocare per vincere quindi non era semplice. Celebrare questa 101ª panchina con una buona vittoria è importante, e poi bisogna continuare ovviamente, non è certamente un punto d’arrivo. È un bel momento per la mia carriera, altri allenatori magari hanno fatto tutta la vita nei professionisti. Io veramente ho fatto tutti i livelli e li ho fatti come si fa di solito ai giochini elettronici, scalando i gradi. Questo da grande emozione e soddisfazione, ma so anche che per quelli come me che arrivano da lontano non bisogna mai mollare e accontentarsi.

Crediti: Vis Pesaro

“Senza ambizione probabilmente allenerei ancora a San Mauro”

L’allenatore della Vis Pesaro ha poi continuato raccontando la panchina più significativa delle 101 vissute: “Metterei tra le più importanti la prima e l’ultima. Il debutto con il Novara dove vincemmo 2-0 con la Juventus di Dani Mota, (attaccante del Monza) e questa che è la 101ª, la vittoria contro la Lucchese. Sono due ricordi che rimangono, poi ci sono altre partite importanti, nel percorso con il Novara siamo arrivati fino alla semifinale per salire in B. Aggiungerei anche la vittoria dell’anno scorso con la Vis Pesaro in casa contro la Carrarese, che ci ha portati alla salvezza diretta e per noi è stato come vincere un campionato. Queste direi sono le partite che danno un gusto maggiore di tante altre vittorie ecco“.

Banchieri si è poi soffermato sugli obiettivi e di cosa si aspetta per il campionato: “Dobbiamo essere molto pragmatici, noi nasciamo per salvarci valorizzando i nostri giovani e questo è l’importante. C’è sicuramente grande aspirazione quindi vedremo step by step senza accontentarci mai. È importante raggiungere la salvezza aritmetica, poi da li in avanti si penserà ad altro. Come abbiamo dimostrato in queste 15 partite, siamo consapevoli delle nostre capacità e dei nostri mezzi, ma dobbiamo essere realisti e arrivare all’obbiettivo. Vogliamo andare avanti con ambizione, che è poi il tratto che mi ha sempre caratterizzato, probabilmente se non ne avessi avuta oggi allenerei ancora a San Mauro, che è casa mia e che ero felicissimo di allenare“.