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Siracusa, Turati: “Sarà il primo vero test. Vogliamo dare fastidio a tutti”

Turati, allenatore del Siracusa - Credits: Siracusa Calcio 1924 - www.lacasadic.com

Turati, allenatore del Siracusa - Credits: Siracusa Calcio 1924 - www.lacasadic.com

Le dichiarazioni dell’allenatore

Il Siracusa è pronto per fare l’esordio ufficiale nel campionato di Serie C dopo la promozione ottenuta lo scorso anno. La formazione di Turati affronterà la Salernitana nel posticipo della prima giornata valida per il girone C. Alla vigilia della sfida l’allenatore dei siciliani ha tenuto la consueta conferenza stampa trattando differenti temi: dall’avversario, al mercato fino ai giovani che si allenano con la squadra

L’allenatore commenta così quello che è il primo avversario di questa nuova esperienza tra i professionisti ovvero la Salernitana: “Per noi inizia un campionato totalmente differente rispetto allo scorso anno. Già dalla prima giornata affrontiamo una squadra che due anni fa calcava campi di Serie A, che ha calciatori importanti sia per la categoria sia per quelli superiori. Se non sbaglio l’attaccante ha giocato pure in Nazionale. Dal canto nostro abbiamo fatto tutto quello che potevamo nelle ultime settimane. soprattutto per raggiungere un numero sufficiente di giocatori per affrontare la gara con uno spirito battagliero e la voglia di dare fastidio all’avversario”

Prosegue: “Non abbiamo indicazioni per un vero test della squadra. Nel pre-campionato abbiamo fatto solo due amichevoli con squadre di livello inferiore al nostro. La partita di Coppa Italia Serie C ci ha dato indicazioni ma chiaramente affrontavamo un avversario che forse era l’unico in nostre condizioni. Numericamente era indietro a livello di preparazione mentre lunedì ci aspetta un’altra partita. una squadra pronta, allenata con calciatori con esperienza diversa rispetto a quella del Foggia. Sarà il primo vero test per noi, quello che ci farà capire quanto dovremmo soffrire”.

E sui giovani: “Dal punto di vista fisico qui 7/8 calciatori che sono stati con noi stiamo molto bene. chiaramente abbiamo calciatori che sono stati tesserati e non può essere al 100%, ci sono ragazzi che non hanno fatto il ritiro. La rosa ha degli elementi che stanno bene, altri che sono meno in forma. questo per me incide anche per l’aspetto psicologico nel non avere una squadra che lavora insieme che risente identità della squadra. non siamo ancora convinti di poter fare cose che secondo me potremmo fare“.

“Lavoreranno con noi”

L’allenatore però dovrà far fronte anche alle assenze: “Federico purtroppo è fermo da 15 giorni per un dolore alla schiena. non ha subito botte o infortuni muscolari, si è solo bloccata la schiena. Per noi è una grandissima perdita. è un giocatore che ci dava grandi garanzie. nel ruolo di difensore centrale è dove abbiamo tanti calciatori e possiamo gestire bene questa situazione. ci adatteremo e proveremo di tutto per rendere la vita difficile all’avversario”

Turati ritorna sul discorso dei giovani:  “Per spirito mi hanno colpito tutti i ragazzi che hanno lavorato con noi. Parliamo a oggi di un livello troppo alto per loro, sono ancora un po’ indietro come giusto che sia. Lavoreranno con noi e tra qualche mese saranno pronti a darci un aiuto. Inserire un giovane in Serie C è la situazione migliore, metterne 7-8 è diverso”.

Marco Turati, allenatore del Siracusa – screen

“Ci mancano ancora degli elementi”

Per quanto riguarda il mercato, Turati ha le idee chiare: “Ci mancano ancora degli elementi, siamo carenti dal punto di vista numerico. Dobbiamo essere bravi, non vogliamo fare la barricata o calcio difensivo. Io credo in un calcio offensivo, che possa far male all’avversario. La sconfitta di Foggia è stata vista quasi in maniera positiva, anche se ho sofferto tanto. Abbiamo fatto veramente poco a Foggia che era una squadra che ha delle difficoltà”.

A conclusione un appello ai tifosi: “Il pubblico poteva essere l’arma in più, questo è quello che ho detto lo scorso anno. Nelle ultima 10 giornate ci siamo compattati. Quest’anno penso che sia veramente il 12esimo uomo in campo. Ci devono spronare e non vedo l’ora di tornare dentro il nostro tempio. Faccio un appello: spingere la squadra in qualsiasi momento. Se rimaniamo tutti così possiamo restare uniti e fare tante cose insieme”.