Da Palermo a Palermo, con la voglia di lasciare il segno. La storia di Edoardo Soleri

Nell'intervista esclusiva concessa a LaCasadiC, l'attaccante rosanero si racconta: il presente a Palermo e il passato a Trigoria con Totti e De Rossi...

soleri palermo
13 Ottobre 2021

Redazione - Autore

Dare il massimo e puntare in alto, questi gli obiettivi di Edoardo Soleri, centravanti del Palermo di Filippi. “Sogno la Serie A. Ora penso solo a fare bene con questa maglia storica”. Il desiderio è quello di togliersi soddisfazioni importanti. “È una piazza ambiziosa, appena ho saputo che c’era la possibilità di venire qui non ho esitato un attimo e l’ho colta al volo”.

Da Palermo a Palermo. L’uno a più di diecimila chilometri di distanza dall’altro: Soleri è infatti cresciuto a Buenos Aires, nel Barrio Palermo, ora è arrivato in Sicilia per affermarsi. Si è chiuso un cerchio.
“Me lo ha detto anche mio padre che era un segno. Sono molto contento della mia scelta”. Scherzi del destino.

Palermo si gode Soleri, l’attaccante giramondo

Soleri non ha mai avuto paura di provare nuove avventure. Valigia in mano e voglia di confrontarsi con altre culture e altri modi di vivere il calcio: “Sono esperienze che mi hanno dato tantissimo e mi hanno formato molto dal punto di vista caratteriale. Non è facile cambiare completamente vita e adattarsi in un contesto così diverso. Ma se sono il ragazzo che sono è anche merito degli anni vissuti all’estero. Non ho avuto paura e mi sono buttato, devo ringraziare la mia famiglia che mi ha sempre supportato”.

Valori chiari, ambizione è grande consapevolezza di quanto fatto finora. La voglia di tornare in Italia era però tanta e quando ne ha avuto la possibilità non ci ha pensato due volte: “Dopo due anni passati fuori avevo voglia di tornare in Italia. Sono stato fortunato ad averne avuto l’occasione. Spero di riuscire a dimostrare quanto valgo in una grande piazza come Palermo.”

Gli inizi con la Roma, gli allenamenti con Totti e De Rossi…

Poi un passo indietro, la Roma, gli inizi e il sogno di una vita. Romano e romanista, il significato che ha per lui la maglia giallorossa è indescrivibile. Unico nel suo genere. Valore che diventa doppio nel momento in cui la indossi con i campioni per cui fai il tifo: “È una sensazione difficile da spiegare. La Roma è stata fondamentale per la mia crescita e conservo ricordi bellissimi degli anni passati a Trigoria. Arrivare ad allenarsi con i propri idoli è il sogno di ogni ragazzo. Io l’ho realizzato con Totti e De Rossi. Ho ancora i brividi quando ne parlo. È stato un onore per me condividere lo spogliatoio con campioni del genere”. Fino all’esordio in Champions, con Rudi Garcia che lo buttò dentro nel finale contro il Bate Borisov. Ricordi indelebili.

Il presente a Palermo

Il presente ora si chiama Palermo. Soleri è deciso e determinato sui traguardi da raggiungere: “Spero di fare più punti possibili e arrivare in alto. Viene prima il bene della squadra, poi se arrivano anche i gol sarà un qualcosa in più”. Sono già tre le sue reti in campionato, l’ultima domenica contro il Foggia di Zeman. Il desiderio è quello di imitare quanto fatto in rosanero dal suo idolo Toni. “L’ho sempre ammirato, siamo anche simili come struttura. È un campione e sono contento di poter giocare qui dove ha giocato lui.”
Le idee e gli obiettivi sono chiari, ora sarà il campo a parlare. Edoardo è pronto a dare tutto in rosanero, sognando l’Olimpico e la Serie A.