Catania, la Curva Sud: “Non si gioca con la nostra dignità, non siamo burattini”

Lungo comunicato da parte del tifo organizzato: "Prima di essere ultras, siamo uomini"

tifosi catania cdc
19 Aprile 2024

Redazione - Autore

Un lungo comunicato da parte dei tifosi della Curva Sud del Catania. La frangia del tifo siciliano non seguirà la squadra a Potenza, per la sfida contro il Sorrento. I motivi, da quanto si evince, sarebbero legati all’ordine pubblico, con la squadra di Zeoli chiamata a fare punti per allontanare lo spettro della zona playout nonostante, in questo 2024, non abbia ancora mai vinto in trasferta (LEGGI L’ARTICOLO COMPLETO).

Catania, il comunicato dei tifosi

Questa la nota diramata dalla Curva Sud: “Noi non siamo burattini. Che sia chiaro, noi amiamo a prescindere, legati ai nostri colori e alla nostra fede. In modo viscerale spesso anteponiamo il Catania a famiglia, lavoro, impegni personali. Noi ci siamo sempre stati e sempre ci saremo. Ma abbiamo anche una dignità, una nostra coerenza, ci cui andiamo fieri. E non siamo di certo dei burattini da comandare a gestire a piacimento! Per noi organizzare una trasferta significa impegno, tempo, soldi, rinunce, sacrifici. Abbiamo un’organizzazione strutturata ed una linea da seguire, soprattutto quando si parla di sostenere i nostri colori fuori dalle mura amiche e non possiamo di certo ‘improvvisare’”.

Catania Festa tifosi

“Prima di essere ultras, siamo uomini”

E ancora: “L’ordine pubblico va gestito in modo serio e coerente, con le dovute attenzioni ed accortezze, affinché tutto si sviluppi in modo semplice, sicuro e lineare. Una comunicazione chiara e diretta deve essere alla base del dialogo tra le parti. E certe scelte e decisioni vanno prese con i dovuti modi e tempi. Non si possono accettare continui stravolgimenti, incertezze, piccole concessioni last minute ed uno scarica barile continuo! Chi vuole giocare con i nostri sentimenti e gestirci senza venire incontro alle nostre esigenze non troverà terreno fertile e non avrà mai il nostro consenso. Perché prima di essere ultras e tifosi del Catania, siamo uomini con una vita privata, un lavoro, una famiglia, che fanno salti mortali per riuscire a conciliare e gestire tutto nel miglior modo possibile (naturalmente sempre e solo a carico nostro). Non accettiamo favoritismi e contentini da nessuno, soprattutto da coloro che dovrebbero garantire l’ordine. E se ciò significa sacrificare la nostra presenza nell’ultima trasferta di campionato (con un tasso di rischio pari a zero e con nessun precedente del caso), a malincuore prenderemo questa sofferta decisione, comunque maturata con razionalità e coerenza”.