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Spal, Ass. Carità:”Ferrara non può restare senza calcio professionistico”

Il Paolo Mazza, credit gdm | lacasadic.com

Il Paolo Mazza, credit gdm | lacasadic.com

L’intervento dell’assessore dello Sport di Ferrara dopo la mancata iscrizione della Spal

La possibile mancata iscrizione della Spal al prossimo campionato di Serie C ha suscitato sensazioni negative per la città di Ferrara, che ha nella Spal la sua maggior forma di riconoscimento. Un club storico del nostro calcio che dovrà rinunciare come da comunicato al professionismo, dovendo ripartire dai dilettanti.

Alla delusione si è aggiunta la rabbia. Quella dei tifosi, del comune e dei dipendenti del club. Perchè l’epilogo della stagione della Spal non rispecchia ciò che era stato guadagnato sul campo. Infatti nonostante la salvezza raggiunta grazie alla vittoria nei playout contro il Milan U23, il club sarà costretto a ripartire dalle categorie inferiori.

Che sia Serie D o Eccellenza questo si dovrà capire nei prossimi giorni, al momento la situazione in città però è molto tesa.  Negli scorsi giorni il sindaco Alan Fabbri era intervenuto sulla questione usando parole molto dure verso il presidente della Spal Joe Tacopina.

Allo stesso modo anche  all’assessore con deleghe allo Sport del Comune di Ferrara Francesco Carità è intervenuto personalmente sulla questione, cercando di fare chiarezza sulla situazione. Di seguito le sue parole.

Le parole dell’Ass. Carità

Intervenuto ai microfoni de La Nuova Ferrara, Carità ha cercato di fare il punto sulla questione:”Qualche settimana fa avevamo incontrato i dirigenti della SPAL per ottenere dei chiarimenti. Ci era stato assicurato che per l’iscrizione non ci sarebbero stati problemi e che la prossima stagione sarebbe stata diversa da quella precedente sotto ogni punto di vista. Avevamo chiesto garanzie sul futuro del club e della squadra, perché quanto accaduto negli ultimi tempi non doveva più ripetersi. Garanzie smentite dalla proprietà.”

“Per questo le notizie di oggi ci sorprendono e ci preoccupano profondamente. In ballo non c’è soltanto un campionato, ma una storia gloriosa come quella della SPAL, numerosi posti di lavoro e una parte importante della nostra identità cittadina. Come amministrazione abbiamo già attivato tutti i canali possibili per capire se esistano margini di intervento e per iniziare, con chi vorrà esserci, a costruire un percorso di ripartenza. Ferrara non può restare senza calcio professionistico e faremo la nostra parte per tutelare una tradizione che appartiene a tutta la città.”

calciatori spal copertina
i calciatori della SPAL / Credit: Foto SPAL – Fiorentini

Il futuro del club

I tifosi, che già da mesi manifestavano malcontento per la gestione Tacopina, hanno accolto la notizia della mancata iscrizione con sgomento e rabbia. Il rischio concreto è che il club venga costretto a ripartire dai dilettanti, ipotesi già ventilata da alcune voci interne alla società. In tal caso, sarebbe necessario un nuovo assetto dirigenziale e, probabilmente, anche un cambio di denominazione.

Stando a quanto riporta la testata Lo Spallino, Tacopina avrebbe chiesto ai dipendenti qualche giorno di pazienza per i pagamenti, in quanto la sua intenzione è quella di evitare il fallimento e iscrivere la Spal a un campionato dilettantistico (Serie D o Eccellenza). Non si escludono quindi acquisizioni di titoli o fusioni. Certo è che il clima a Ferrara di questi tempi non è dei migliori, con i tifosi biancoazzurri che adesso aspettando delle risposte.