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Spal, il dg Carrà: “Questa è stata una delle peggiori stagioni della storia del club e anche della mia carriera”

Carrà, Direttore Generale - Credits: SPAL

Carrà, Direttore Generale - Credits: SPAL

Si avvicina il playout contro il Milan Futuro e il direttore generale dei ferraresi ha fatto un bilancio della deludente stagione.

Per la Spal si avvicina il playout contro il Milan Futuro. Tra pochi giorni il club ferrarese vìvrà la gara d’andata di un appuntamento fondamentale per il proprio futuro.

A poche ore dalla gara d’andata della sfida ha parlato il direttore generale del club, Luca Carrà, ospite di Lunedì Sport a Telestense. Si è partiti facendo una disamina completa della stagione: “Abbiamo ragionato tanto e qualche idea ce la siamo fatta. Nessuno si aspettava questo, soprattutto con questa squadra che non pensiamo sia da playout. E non lo dico solo io ma anche le persone con cui parliamo si stupiscono”.

“Le motivazioni – ha aggiunto il dg – possono essere tanti. Sicuramente sono stati commessi degli errori ma anche gli infortuni nella seconda parte del girone d’andata hanno fatto la differenza. Abbiamo provato in tanti modi a tirarci su ma questa è stata una delle peggiori stagioni della storia della Spal e la peggiore della mia carriera”.

Non c’è tempo, però, per piangersi addosso, bisogna focalizzarsi sul playout: “Ora non dobbiamo pensare al passato – ha dichiarato Carrà – abbiamo due partite per rimediare e dobbiamo rimanere concentrati su quelle“.

Carrà: “Non pensavamo di poter vincere il campionato ma nemmeno di essere ai playout”

Ma qual è l’umore della squadra in vista di questo playout? La risposta di Carrà è chiara: “La vittoria col Gubbio ha cambiato qualcosa. Nelle ultime partite c’era l’ansia di non riuscire a vincere dopo buone prestazioni, che però non corrispondevano con i tre punti. Il sorpasso sul Milan Futuro ha però reso i calciatori consapevoli di aver fatto qualcosa di buono, avendo a disposizione due risultati su tre alla fine dei 180′”.

Un piccolo spiraglio di luce in una stagione difficile, in cui anche il calciomercato ha fatto la differenza: “A luglio ci siamo trovati a dover far uscire calciatori prima di poter fare ingressi. Avevamo una rosa di 40 calciatori. Non pensavamo di poter vincere il campionato ma nemmeno di essere in questa posizione. Per noi l’organico era da playoff. Non ho partecipato – ha aggiunto – 24 ore su 24 al mercato ma i contratti dei calciatori passavano da me e rispondevano alle caratteristiche richieste da Dossena. Karlsson è un esempio. Poi siamo anche stati sfortunati l’ultimo giorno di mercato. Avevamo accordo con La Mantia ma dovevamo avere prima il via libera per altri calciatori che ci avrebbero liberato. Siamo arrivati al deposito del contratto appena è arrivato l’ok ma la mezzanotte era già stata superata”.

“Spero che El Kaddouri possa essere determinante nei playout”

Non solo il mercato, anche tanti infortuni hanno pesato sul risultato finale: “Bachini, che all’inizio ha giocato e che lo scorso anno aveva vinto il campionato, non è mai più rientrato. Fiordaliso ha avuto un problema grave in ritiro. El Kaddouri è arrivato fermo da un po’ e aveva bisogno di recuperare ma, nonostante questo ha dato il massimo e ha dimostrato di saper far girare la squadra. Speriamo possa essere determinante anche nei playout“.

Il risultato negativo, ovviamente, ha raffreddato la piazza e reso complessi i rapporti tra la stessa e la proprietà, come sottolineato da Carrà: “Si sa che il clima non è semplice. Ora bisogna vedere se c’è la volontà di venirsi incontro ma – ha specificato ancora il dg – ora non è tempo di polemiche. Bisogna solo concentrarsi sull’obiettivo“.