Trepidante attesa per il match di ritorno della semifinale playoff tra Pescara e Foggia. Dopo il 2-2 maturato all’andata allo Zaccheria, le due formazioni scenderanno in campo all’Adriatico giovedì 8 giugno alle ore 20.30. Un vero e proprio big match che sarà anche un banco di prova per entrambe le squadre, a caccia della finale e del sogno Serie B. Il destino ha voluto che si incrociassero le strade di due grandi ex quali Zdenek Zeman e Delio Rossi, pronti a sfidarsi in carriera per la settima volta in assoluto. Alla vigilia della semifinale a parlare è stato anche Giovanni Stroppa, altro doppio ex che, dalle colonne de “Il Centro” si è soffermato sull’imminente ed importante match.
Giovanni Stroppa, ex di Pescara e Foggia, ha così presentato la sfida dell’Adriatico senza però sbilanciarsi: “Difficile dire chi passerà il turno, perché il Foggia è una squadra che non muore mai, ma di fronte avrà una formazione come il Pescara che ha dimostrato di stare davvero bene”.
L’allenatore lombardo si è poi soffermato sul fattore campo: “Cosa sarà determinante? Mi verrebbe da dire il fattore campo anche se i risultati in campionato, seppur in situazioni diverse, hanno detto altro visto che il Pescara ha fatto benissimo allo Zaccheria e il Foggia all’Adriatico”.
Nato a Mulazzano, Giovanni Stroppa ha scritto un pezzo di storia importante del Foggia, prima in veste di calciatore e poi da allenatore. La prima volta di Stroppa con i pugliesi risale alla stagione 1993/94, quando alla guida dei rossoneri c’era proprio Zdenek Zeman. Sotto la guida del boemo, Stroppa è riuscito ad amalgamare perfettamente il suo stile di gioco offensivo concludendo la stagione con 30 presenze e realizzando il record di marcature stagionali (8). Conclusa la carriera da calciatore, ha iniziato ad allenare nel settore giovanile del Milan, poi Sudtirol, Pescara, Spezia fino al gran ritorno a Foggia nella stagione 2016/17, quando sostituì De Zerbi.
In quell’annata Stroppa ottenne uno storico traguardo, ovvero la promozione in Serie B dei rossoneri, categoria che mancava da 19 anni. Chiricò, Vacca, Sainz-Maza, Martinelli, Mazzeo e Agnelli solo alcuni dei giocatori presenti in quella rosa che chiuse nel girone C davanti al Lecce. Quella dell’allenatore lombardo fu una stagione indimenticabile, condita anche da un importante record, ovvero il primato di 10 vittorie consecutive in campionato. Solamente 3 le sconfitte in quella stagione, condita poi anche dalla vittoria della Supercoppa di Lega Pro.
Un legame storico quello tra Giovanni Stroppa e Zdenek Zeman. Nel 2012, il Pescara, allora allenato dal boemo, riesce ad ottenere la promozione in Serie A. A succedere a Zeman sulla panchina dei biancazzurri è proprio Stroppa che si trovò di fronte il duro compito di assemblare un gruppo rinnovato e orfano degli uomini promozione: Insigne, Immobile, Verratti e Sansovini su tutti. A spiccare in rosa c’erano comunque importanti pedine quali Caprari, Perin, D’Agostino, Blasi, Kroldrup e Abbruscato.
Un’esperienza non indimenticabile però quella in Abruzzo, durata appena 13 partite e in cui vennero totalizzati appena 11 punti. L’allora ds Delli Carri annunciò di conseguenza le dimissioni dell’ex allenatore di Monza e Foggia in seguito al ko col Siena. Nel 2013 e nel 2015 le altre due panchine di Stroppa, rispettivamente allo Spezia e al Sudtirol, prima di approdare a Foggia dove scrisse la storia con la promozione in B.
A cura di Carlotta Parisi.
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