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Taranto, Capuano: “Il calcio senza pubblico è come un’opera senza nessuno in platea”

Ezio Capuano ha parlato in conferenza stampa alla viglia di Turris-Taranto, presentando la partita della 29^ giornata, in cui i rossoblù non potranno contare sulla presenza dei propri tifosi, ai quali è stata vietata la trasferta. Di seguito le sue parole.

Taranto, Capuano: “Se c’è la mamma è una cosa, se c’è la baby sitter un’altra”

L’allenatore del Taranto ha parlato subito dei prossimi avversari: “Premesso che è un campionato difficile, perché a 10 giornate dalla fine ci sono squadre che si devono salvare o che hanno altri obiettivi. La Turris non la scopro io. Soprattutto da quando hanno cambiato allenatore, è una squadra molto compatta, che subisce pochissimo e ha fatto dei risultati importanti. L’ho vista a Castellammare e ha fatto una grande partita. Hanno un allenatore importante e sprecato per la categoria, oltre a giocatori che con la categoria c’entrano poco, come Scaccabarozzi, Franco e Contessa, o anche D’Auria, Giannone e Maniero, oltre a giovani interessanti e Marcone in porta. È una squadra forte. È una partita per noi difficilissima, anche perché dopo due giornate rientra il loro pubblico. Il pubblico di Torre è caloroso e ama la propria squadra, quindi sarà una partita impegnativa. Speriamo di averla preparata bene, perché incontreremo una squadra molto più compatta di quella sbarazzina che era prima“.

Capuano ha parlato anche dei meriti sin qui dei suoi, che hanno perso una sola partita nelle ultime 15, coincisa con la sua assenza per squalifica contro il Messina: “Io ho sempre cercato di attrarre tutte le attenzioni, soprattutto quelle negative per proteggere la squadra. Il fatto che non fossi in panchina ha fatto mancare alcuni dettagli che fanno la differenza. Cosimo Zangla è uno dei collaboratori migliori che ho avuto, ma non è la stessa cosa. Quando c’è la mamma è una cosa, quando c’è la baby sitter un’altra. Poi in quella partita mancavano dei giocatori e non meritavamo di perdere. I meriti della mia squadra sono di questo gruppo, anche se col mercato poteva disfarsi tutto. A gennaio abbiamo cercato prima di tutto gli uomini poi i giocatori e, lo ripeterò fino all’inverosimile, abbiamo preso giocatori che nelle loro squadre non giocavano. Miceli e Matera alla Turris non giocavano e ora sono due pilatri del Taranto. Per questo nessuno è indispensabile, perché il gruppo viene prima di tutto. E gruppo non significa andare a cena o al cinema insieme, ma correre per il compagno o gridare per i compagni anche quando si è in panchina e non sperare di perdere per giocare. Questo significa gruppo“.

Credit: Taranto FC

Capuano: “Il mio vero miracolo è stato quello dell’anno scorso”

L’allenatore del Taranto ha anche parlato della scorsa stagione: “Il miracolo calcistico che io ho fatto in più di 15 anni è quello dell’anno scorso. Abbiamo preso una squadra allo sbando con coraggio. Alcuni di quei giocatori adesso giocano in D o in bassa in classifica in C, ma l’anno scorso hanno dato il cuore per il Taranto. Non solo ci siamo salvati, ma eravamo anche ai playoff e non ci siamo andati solo per un gol in virtù della classifica avulsa. Tutti parlano di quest’anno ma il vero miracolo è stato quello“. Poi, tornando sulla prossima gara: “Nell’ultimo periodo preparare una partita è difficilissimo. Loro potrebbero giocare col 3-5-2, col 4-2-3-1 e col 4-3-3. Quindi dobbiamo lavorare di più sui nostri codici, poi quando vedrò la loro distinta darò le ultime indicazioni. Domani cambierò qualcosa, perché viviamo una serie di problematiche che sappiamo noi. Non siamo dipendenti da nessun giocatore, ma solo dalla maglia che abbiamo l’onore di rappresentare. Avremo due partite nell’arco di 48 ore, quindi dovremo cambiare qualcosa, perché se togli al Taranto l’intensità togli il suo marchio di fabbrica“.

credit: Taranto FC

Un commento anche sull’assenza dei tifosi tarantini: “A prescindere che i tifosi siano del Taranto, della Turris o del Real Madrid sapete come la penso. La Turris ha giocato due partite senza pubblico, come già era successo a noi, e secondo me non è giusto. Se togli al calcio il pubblico è come andare a vedere una grande opera senza nessuno in platea. A noi il nostro pubblico aiuta tantissimo, però non ci sarà e non dovremo avere alibi“. Infine, Capuano ha risposto a una domanda sul format della Coppa Italia di Serie C: “Il regolamento va rispettato e va accettato. Il Catania è riuscito a salvare una stagione tra le più fallimentari degli ultimi 20 anni attraverso la Coppa Italia. Per una squadra così, con gli investimenti che ha fatto e il pubblico che ha, sarebbe stato un fallimento enorme non fare i playoff. Sono stati bravi a sfruttare la scappatoia della Coppa Italia. Noi purtroppo uscimmo col Picerno immeritatamente ai rigori“.

Redazione

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