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Taranto, dai giochi del Mediterraneo all’incendio col Foggia: alta tensione sullo ‘Iacovone’

Lo stadio ‘Iacovone’ al centro del dibattito politico. E non solo. Il Taranto, come è noto, rischia seriamente di giocare per due stagioni in campo neutro (c’è addirittura l’ipotesi di un trasferimento a Teramo) a causa dei lavori che a breve interesseranno il suo impianto in vista dei ‘Giochi del Mediterraneo’. Da qui il durissimo botta e risposta tra il Sindaco Rinaldo Melucci, accusato di non aver mai cercato una reale soluzione al problema, e il Presidente Massimo Giove. Un confronto divenuto scontro negli ultimi giorni.

Taranto Iacovone

Il sindaco: “Qualcuno vuol far ricadere su noi le sue difficoltà”

“L’Amministrazione comunale ha sempre dimostrato nei fatti, con investimenti, convenzioni e numerose altre iniziative formali e misurabili, vicinanza al mondo dello sport e, naturalmente, a quel grande patrimonio condiviso della comunità ionica che è il Taranto FC” –  si legge in una nota di Palazzo di Città. Il primo cittadino non fa nomi ma è chiaro il riferimento a Massimo Giove: “Periodicamente alcuni, sorprendentemente anche tra gli addetti ai lavori, specie alle prime difficoltà sportive o economiche dell’ambiente, si esercitano nel gioco di strumentalizzare il ruolo della pubblica amministrazione screditando gli sforzi dell’Ente civico, quando basterebbe invece chiedere aiuto e, nelle regole esistenti, si cercherebbe di sostenere il calcio e i suoi protagonisti in riva allo Ionio”, sottolinea il Comune di Taranto.

Giove: “Il sindaco non si è mai interessato del calcio”

A poche ore di distanza dalla nota stampa del Comune di Taranto, sulla vicenda stadio Iacovone, non si fa attendere la replica del club rossoblù a firma del presidente Massimo Giove: ”Il Taranto F.C. 1927 Srl, è bene precisare, non ha mai usufruito di iniziative formali misurabili e anche per l’utilizzo dello Stadio Erasmo Iacovone ha dovuto accollarsi l’onere di canoni, peraltro garantiti da fidejussioni. La disaffezione del primo cittadino di Taranto verso la nostra Società è palese, lo dimostra il fatto che in tutto il suo percorso da sindaco non ha fatto mai nulla per il sodalizio rossoblu”. E ancora: “Fino ad oggi da parte del Sindaco solo ed esclusivamente promesse mai mantenute. Dimostrato ancor più da quanto accaduto, all’inizio della corrente stagione sportiva, con l’incendio provocato in Curva Sud dai tifosi del Foggia, a proposito del quale siamo in attesa della conclusione delle indagini da parte della Procura della Repubblica di Taranto per comprendere contro chi dovremo rivalerci nel merito a quel materiale improvvidamente stoccato in quel luogo”.

Taranto Giove

Ma le accuse non si fermano qui: “In quell’occasione – si legge nella nota stampa del presidente del Taranto – il Sindaco Rinaldo Melucci, pur a conoscenza delle mille difficoltà logistiche e gestionali che ci vedevano incolpevolmente coinvolti, ritenne giusto ignorare totalmente l’accaduto. Lo stadio posto sotto sequestro. Costretti a giocare a porte chiuse e comunque in campo neutro. Con una perdita secca di presenze, di incassi e sponsorizzazioni annullate. Con la lungaggine dei lavori di ripristino seppure parziale. E da parte di Melucci non ho mai ricevuto neppure una parola di conforto”.

“C’era tutto il tempo per trovare una soluzione”

”Non va dimenticato che l’ufficialità dei Giochi del Mediterraneo, a Taranto, è avvenuta nel 2019″ – spiega Giove – “e che nel lasso di tempo trascorso sino a oggi il Sindaco Rinaldo Malucci, pur sapendo di un indispensabile rifacimento/ristrutturazione che avrebbe reso inutilizzabile lo Stadio Iacovone per un minimo di due campionati, mai si è premurato di trovare soluzioni alternative (problematiche che non riguardano soltanto lo stadio Iacovone, ma tutta l’impiantistica sportiva che riguarda i Giochi)”.