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Teramo, viaggio nella crisi: 3 ko di fila per salutare il 2021

È forse il momento più difficile della stagione quello che il Teramo stanno attraversando. Le tre sconfitte consecutive (che diventano quattro nelle ultime cinque gare), undici reti subite e nessuna realizzata in tre partite, 37 goal incassati in totale che significano peggior difesa del campionato, quartultimo posto in classifica dopo venti gare, tutti numeri che sono un grande campanello di allarme per la formazione abruzzese. A nulla è valso il cambio di sistema di gioco di Guidi che nell’ultima gara contro la Virtus Entella è passato dal 4-3-3, il suo marchio di fabbrica, al 3-5-2.


I liguri si sono imposti agevolmente per 2-0, acuendo le difficoltà di una squadra che non sa più graffiare.
La sosta natalizia in questo caso sembra veramente arrivata al momento opportuno. Dopo la gara di domenica la tifoseria ha espresso chiaramente il suo dissenso. Il responsabile dell’area tecnica Carlo Musa ha dialogato con i tifosi promettendo massimo impegno per uscire da questa serie negativa.

Guidi resta saldo al timone

Federico Guidi, l’allenatore toscano arrivato in estate, resta saldissimo al suo posto, ed avrebbe confidato alla dirigenza anche nel post partita la sua forte determinazione nel proseguire questa avventura. C’è un mercato che potrebbe modificare la situazione: i biancorossi hanno certamente bisogno di qualche ritocco e il ds Sandro Federico è già al lavoro da diversi giorni per cercare le pedine giuste.

Società, chi sarà il presidente?

Ma la partita del Teramo si gioca su due tavoli: oltre quello tecnico c’è quello societario, che in questo momento preoccupa maggiormente l’ambiente abruzzese. Le vicissitudini societarie sembrano aver tolto serenità anche alla squadra che lamenta il fatto di essere stata lasciata sola. Si attende a stretto giro la decisione della Figc sulla liceità del passaggio di quote alla nuova proprietà facente capo ai fratelli Ciaccia, con il presidente Iachini che resterebbe come socio di minoranza. Nel caso in cui la risposta della Federazione fosse negativa, la palla ritornerebbe nel campo di Franco Iachini, che a quel punto nei trenta giorni successivi, dovrebbe garantire la continuità aziendale diventando di fatto nuovamente proprietario della società.

E se tornasse Campitelli?

Ma, c’è un ma, sembrerebbe che sotto traccia negli ultimi giorni si stia muovendo Luciano Campitelli, l’ex presidente uscito di scena nel 2019, che insieme ad una cordata di 5-6 imprenditori sarebbe disposto a valutare un ritorno in biancorosso. Il tempo stringe, le necessità sono molteplici. Teramo, il suo tifo, squadra e staff tecnico meritano di giocarsi le loro chance fino all’ultimo.

A cura di Massimiliano Francioni
Foto Credit Teramo Calcio 1913

Redazione

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