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Liverani ritrova la Juventus da avversario: dal retroscena di mercato al gol del 2001

Fabio Liverani (IMAGO)

Fabio Liverani (IMAGO)

L’allenatore della Ternana affronterà la Next Gen: storia di un confronto che è già stato realtà.

Le porte girevoli del calcio intrecciano destini e segnano nuovi orizzonti. Ora più che mai da scalare e fare propri, per riconquistarsi l’avvenire e ciò che di bello potrebbe derivarne. Esattamente come auspica lo stesso Fabio Liverani: allenatore di una Ternana che latita, ma che a partire da domenica 23 novembre cercherà di riprendere a correre. Senza più voltarsi indietro. Necessario, categorico: la squadra è sesta nel girone B di Serie C e, adesso, dovrà affrontare la Juventus Next Gen.

I rossoverdi, infatti, sono reduci da quattro pareggi consecutivi. Risultati che, misti a una classifica deficitaria, hanno indotto il club in riflessioni profonde. Ma non troppo, perché il classe ’76 – seppur sotto osservazione – manterrà la panchina. L’obiettivo, incontrovertibile, aspirare a un domani tranquillo. La speranza, appellarsi al passato per riscrivere il futuro. Ebbene sì: Liverani e Madama hanno già avuto modo di incontrarsi. E l’ex centrocampista ha saputo persino vincere le resistenze bianconere.

Il ricordo più nitido, sicuramente, ci riporta al 2001. Precisamente, al 24 novembre. Da una parte la Lazio di Crespo, Stankovic e Simeone; sul fronte opposto, i bianconeri dell’ex Nedved, Del Piero e altri grandi nomi. Panchine a Zaccheroni e Lippi. Anche se, l’ultima parola, sarà proprio di Liverani, all’epoca mediano biancoceleste. Minuto 49: Tacchinardi sbaglia il disimpegno, Buffon esce di testa, il figlio della Capitale colpisce al volo e buca la rete. Finirà così: con l’estasi tipica delle serate trionfanti.

Dalla Juventus alla…Juventus, Next Gen. 24 anni dopo (il gioco dei numeri sbraccia concorde), Fabio persegue la stessa missione: dovrà rimettersi in cabina di regia, questa volta per dirottare la Ternana fuori dalle penombre. Ma la luce, si sa, a volte arriva in un attimo. Lo stesso che va colto, ora, prima che sia tardi. Quel gol lì, in tal senso, insegna a osare. E chissà che non ispiri annesse future conquiste.

Liverani alla Juventus? Poteva succedere: il retroscena

Oltre a quel pomeriggio trionfale, Liverani si tolse parecchie altre soddisfazioni. Resta comunque uno dei giocatori più iconici della Serie A di allora. Tanto da averla vissuta ancora più in profondità: con la Fiorentina prima, con il Palermo poi. Proprio in rosanero riuscì a vincere, da protagonista, un’altra partita contro la Juventus, nella stagione 2009/2010: 0-2 al Delle Alpi e nuovo ricorso storico. Ripetuto altre due volte sempre alla Lazio, corredato da 3 pari e 3 ko, rimasto intatto da allenatore. Il classe ’76 non ha mai battuto i bianconeri da quando siede in panchina, pur riuscendo a fermarli sul pari alla guida del Lecce: annata 2019/2020, risultato finale di 1-1. Flebile soddisfazione.

Finita qui? Non esattamente: Liverani avrebbe persino potuto giocare nei pressi di Torino. Lo ha raccontato lui stesso, in un’intervista rilasciata a “Calciomercato – L’Originale”. I tempi sono quelli di Perugia, una delle sue prime esperienze: Ero vicino alla Juventus, ci doveva essere uno scambio con O’Neill che però non accettò di andare a Perugia così mi trasferì alla Lazio. O’Neill che poi a Perugia andò, ma l’anno seguente”. Più analogie di quanto si potrebbe pensare.

L'allenatore Fabio Liverani / Credit: Matteo Bertini-Ternana Calcio
L’allenatore Fabio Liverani / Credit: Matteo Bertini-Ternana Calcio / www.lacasadic.com

Ternana-Juventus, ci sono mai stati precedenti?

Risposta semplice, sì. E sono tutti figli di un calcio lontano. Anzi: lontanissimo. I cinque incroci tra Ternana e Juventus sono andati in scena a cavallo tra il 1972 e il 1975, quando le Fere partecipavano assiduamente al massimo campionato. I risultati hanno però sempre premiato i bianconeri, vincenti cinque volte su cinque, di cui una in Coppa Italia. L’ultimo precedente, invece, risale al 1992, in uno scontro amichevole conquistato sempre da Madama. Tra i nomi protagonisti dello scontro? Causio, Altafini, Bettega e…Franco Selvaggi, sponda Ternana: un solo gol in rossoverde, segnato proprio a piemontesi (anno 1973, finale di 2-3). Nell’82 rientrò nella rassegna Mondiale, poco male.

Insomma: di carne al fuoco ce n’è già tanta. Ma una cosa è certa: sia la Ternana che Liverani hanno tanta voglia di invertire il trend. E, soprattutto, la rotta. Il viaggio è lungo, serve però dargli senso e risultati.