Dall’esordio nel segno di Baggio alla convocazione con l’Italia U18: Mancini sogna con il Vicenza

L'attaccante è stato paragonato ad Ibrahimovic per la sua forma fisica e come lo svedese ama le arti marziali

Tommaso Mancini Vicenza
27 Maggio 2022

Redazione - Autore

Sognare a occhi aperti” – è quello che ha fatto Tommaso Mancini in questi ultimi mesi. Classe 2004 con tanta voglia di far bene, come ha dimostrato a Vicenza a prescindere dalla retrocessione del club. Il ct dell’Italia U18, Daniele Franceschini, lo ha premiato con la convocazione al prossimo stage della Nazionale.

Mancini e la carta d’identità che lo lega a Baggio

Il suo inizio di carriera è legato a quello di Baggio. Vi chiederete il perché, tranquilli è soltanto un dato anagrafico. Mancini è cresciuto nel settore giovanile del Vicenza, dove ha vestito le maglie dell’Under 17 e della Primavera, prima di esordire in prima squadra in Serie B. Un sogno che è diventato realtà il 4 gennaio 2021 quando Di Carlo ha deciso di lanciarlo nella sfida vinta 3-0 contro il Brescia. Due squadre in cui ha iniziato e terminato la carriera Baggio. Così come il vincitore del Pallone d’Oro anche Tommaso aveva 16 anni il giorno della “sua prima volta”. La carta d’identità del predestinato.

Il paragone con Ibra e l’idolo Scamacca

Mancini è stato più volte paragonato a Ibrahimovic, di cui ha un poster appeso in camera. Il classe 2004, infatti, è un attaccante dotato di una grande fisicità e potenza. Fuori dal campo, invece, si fa notare per la sua dedizione e lo spirito di sacrificio. Un altro punto in comune con lo svedese è la passione per le arti marziali. Il giovane attaccante, però, ammira Scamacca per il suo modo di giocare. Una fonte di ispirazione, da cui apprendere i movimenti per compiere un’ulteriore passo nella sua carriera. Ora, però, è tempo di rispondere alla chiamata della Nazionale per convincere Franceschini a schierarlo nell’amichevole contro la Roma Under 18 del prossimo 1 giugno. Poi potrà godersi le vacanze, prima di iniziare la preparazione in vista del prossimo campionato di Serie C.

A cura di Giuseppina Citera