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Torneo Under 13 ad Arezzo: arbitro aggredito dal genitore di un calciatore

I tifosi dell'Arezzo (Credit: S.S. Arezzo) / www.lacasadic.com

I tifosi dell'Arezzo (Credit: S.S. Arezzo) / www.lacasadic.com

Il genitore di un calciatore della Vis Pesaro responsabile dell’aggressione

Uno spiacevole episodio è accaduto domenica 8 marzo durante la manifestazione Under 13 allo stadio Comunale di Arezzo, dove nella finale del memorial Mirko Poggini, si sono affrontate le selezioni della squadra locale e della Vis Pesaro. Al termine della gara, durante le premiazioni, il genitore di un ragazzo della Vis Pesaro segue l’arbitro fino agli spogliatoi e lo aggredisce.

I carabinieri e i presenti sono dovuti intervenire per riportare la calma e bloccare l’aggressore, mentre per il direttore di gara, un ragazzo di 19 anni, è stato necessario il trasporto in ospedale per le cure. Il responsabile del fatto è stato identificato anche grazie al contributo dei dirigenti della Vis Pesaro ed è stato bloccato.

In seguito all’accaduto entrambe le società hanno espresso il loro dispiacere per l’accaduto, condannando il grave episodio. La Società Sportiva Arezzo attraverso i social ha espresso il proprio disappunto: “Condanniamo con assoluta fermezza il gravissimo episodio avvenuto domenica 8 giugno, allo Stadio “Città di Arezzo” al termine della finale del Memorial “Mirko Poggini”, manifestazione dedicata alla categoria Under 13 che ha visto protagonisti i ragazzi di Arezzo e Vis Pesaro.

“Mentre erano in corso le premiazioni, una persona – genitore di un giovane calciatore della Vis Pesaro – si è introdotta all’interno dello spogliatoio del direttore di gara e ha aggredito l’arbitro, causandogli lesioni che hanno richiesto il ricovero in pronto soccorso. I dirigenti della S.S. Arezzo, immediatamente intervenuti, hanno contribuito all’identificazione dell’aggressore grazie anche alle immagini registrate all’interno dell’impianto. L’uomo è stato fermato dalle forze dell’ordine”.

La nota ufficiale dell’Arezzo

“Sono allibito – dichiara il direttore del Settore Giovanile Paolo Bertini – e non riesco a capacitarmi di come una giornata di festa, pensata per bambini di 12/13 anni al loro primo approccio con il calcio a 11, possa trasformarsi in un atto di violenza così grave. A nome del Presidente Guglielmo Manzo e del Direttore Sportivo Nello Cutolo, esprimo la più totale solidarietà all’arbitro aggredito e alla sezione AIA di Arezzo. La loro presenza oggi è stata garanzia di qualità e correttezza, in un torneo dove solitamente sono i dirigenti a ricoprire il ruolo arbitrale. L’episodio è di una gravità inaudita e lo condanniamo con tutte le nostre forze”.

La Società sottolinea come la collaborazione del responsabile della Vis Pesaro abbia contribuito all’identificazione dell’aggressore, che adesso dovrà rispondere penalmente del proprio gesto.

Il presidente dell'Arezzo Guglielmo Manzo
Il presidente dell’Arezzo Guglielmo Manzo

Il comunicato ufficiale della Vis Pesaro

La Vis Pesaro 1898 intende condannare con fermezza quanto accaduto ieri, domenica 8 giugno, allo Stadio “Città di Arezzo” al termine del Memorial Mirco Poggini, manifestazione alla quale la Vis Pesaro 1898 ha partecipato con la formazione under 13. Al termine del torneo si è verificato un episodio grave e inaccettabile dal quale la società prende le distanze in maniera categorica: il padre di un nostro calciatore ha raggiunto il giovane arbitro dando origine a una colluttazione che ha reso necessario l’intervento delle forze dell’ordine. I dirigenti della Vis Pesaro 1898 si sono immediatamente attivati per chiarire l’accaduto e collaborare con le autorità competenti, contribuendo all’identificazione del responsabile.

Tali azioni, inqualificabili e totalmente estranee ai valori dello sport e dell’educazione che la nostra società promuove da sempre, non trovano alcuna giustificazione e soprattutto non sono di esempio per i nostri giovani calciatori, ai quali ogni giorno insegniamo principi basati su lealtà, integrità e rispetto delle persone e delle regole.La Vis Pesaro 1898, a tutela del sano ambiente che ha contribuito a creare negli anni, ha disposto l’immediata sospensione del genitore dall’accesso alle partite, fino a data da destinarsi. La violenza, verbale e fisica, non sarà mai tollerata all’interno delle nostre strutture.