Tra WyScout, scelta dei calciatori e sogni nel cassetto. Il ds della Torres si racconta: “Vivo in funzione del miglioramento”

La nostra intervista al deus ex machina della Torres in vetta al Girone B

6 Ottobre 2023

Francesco Marra Cutrupi - Autore

“Vincere è meglio che perdere”. Concetto ovvio, palese. Non c’è che dire. Ma spesso, è proprio dalle cose ovvie, di cui si ha certezza, che può nascere una favola. Ecco, nell’avvio di stagione della Torres, è raccolto tutto questo. Punteggio pieno dopo 6 giornate di campionato, sei vittorie convincenti e passaggio del turno in Coppa Italia Serie C. Ma come è stata costruita l’unica squadra ancora a punteggio pieno nel calcio professionistico? A raccontarlo, ai microfoni de LaCasadiC.com, è stato il direttore sportivo dei sardi Andrea Colombino. 42 anni, direttore sportivo da 7. Partito proprio dalla Torres nel 2015, e prima ancora come Osservatore a Cagliari e a Genoa. Un giro in lungo e in largo in tutta la Sardegna. Il tutto, prima di rientrare nel suo porto sicuro, la sua città: Sassari.

credit Torres

Dal budget al miglioramento degli obiettivi. Il ds della Torres Andrea Colombino: “Per arrivare ad un calciatore, accendo i fari su più profili”

Testa bassa e lavorare. Combinata ad unità d’intenti e passione smisurata per il calcio. “La proprietà lo scorso aprile mi ha chiesto di migliorare l’obiettivo raggiunto (salvezza e 15^ posto, ndr) lo scorso anno”. Ci racconta il ds dei sardi: In fase di mercato accendo i fari su più obiettivi e provo a dividere i calciatori in fasce. Quest’anno il primo step che mi ero posto era capire dove e in quale reparto poter migliorare la squadra”. Neopromossa in cerca della salvezza nella passata stagione, mina vagante al secondo anno: indice principale di programmazione. “Lo scorso campionato avevamo 14 esordienti nella categoria. Ci siamo mossi cercando calciatori con caratteristiche ben precise”.

Fischnaller, Giorico, Idda e il grande colpo Mastinu. Calciatori importanti per la categoria uniti al colpo di serie superiore. “Ho iniziato a far mercato a fine aprile, subito dopo che è finito il campionato. Sono del parere che si può sempre migliorare, vivo proprio in funzione di questo”. Voglia di crescere, ma mai facendo il passo più lungo della gamba. Spese contenute e acquisti lungimiranti, unito ad un modus operandi da prendere come esempio in qualsiasi società. Il budget speso dalla Torres per costruire la squadra in questa stagione si avvicina al milione e mezzo di euro, sicuramente non il più alto del girone.

Il lavoro di scouting e la scelta dei calciatori: il modello Torres

Ex osservatore di Genoa e Cagliari, oltre ad un’esperienza importante tra Serie D e Serie C. Andrea Colombino, ds della Torres in vetta alla classifica, passa la sua giornata tra video su WyScout e campo. “La zona in cui vivo non aiuta. Riesco ad andar vedere dal vivo poche gare. Spesso per difficoltà logistica: magari quando giochiamo fuori casa, riesco ad arrivare in tempo il giorno prima per andare a vedere un’altra gara. Oppure mi adatto alle trasferte lunghe, rientrando dopo la squadra”.

credit Torres

“Vedo almeno una partita al giorno in video. Riesco ad arrivare a 7/8 a settimana. Su WyScout spesso finisco i minuti a disposizione (ride, ndr). La Serie C la vedo molto spesso, per forza di cose. Guardo i video più volte, perchè valuto tutte le caratteristiche. In fasi non di mercato, difficilmente osservo un calciatore in particolare. Preferisco fare un’analisi generale, cercando di capire come migliorare la squadra”. Valutazioni a tutto tondo, voglia di migliorarsi e di studiare continuamente. La Torres viaggia in classifica, sempre con lo stesso allenatore della vittoria in Serie D, Alfonso Greco. Scelto sempre dal ds Colombino per vincere e programmare il futuro al meglio.

E nella frase iniziale, è raccolto il pensiero dell’uomo Andrea. Un umile scopritore di talenti, pronto a spiccare il volo, magari riportando in Serie B la sua Torres.

Partire dalle cose semplici per raggiungere i grandi obiettivi.

Andrea Colombino docet.