Torres, il presidente Udassi: “Siamo uniti, il bene supremo è la squadra. Ora serve orgoglio e sostegno dei tifosi”

Credit. Alessandro Sanna (Torres)
La conferenza stampa in casa Torres
La Torres attraversa un periodo difficile: sconfitta 3-0 col Ravenna, esonerato Michele Pazienza. Oggi, lunedì 10 novembre, la società annuncia il ritorno di Greco. Sempre stamattina conferenza stampa con il presidente Udassi e il direttore sportivo Colombino.
A prendere parola è stato il presidente che ha commentato così il momento della squadra: “Da più persone e da amici ho ricevuto la stessa domanda: come stai? Il momento per la Torres è molto difficile e ne siamo consapevoli. Siamo qui per dare un segnale forte, i primi consapevoli delle difficoltà siamo noi. Ma siamo qua per lottare perché il bene supremo è la Torres e in questa società c’è un grandissimo senso di appartenenza. Sentiamo molto la responsabilità verso i tifosi e la città, e siamo pronti a lottare con ogni mezzo, non siamo inermi. Vogliamo uscire da questa situazione e non ci nascondiamo, ora è il momento di stare uniti tutti. L’appello che faccio a tutti, a tutte le componenti, è di stare vicini alla Torres. Dobbiamo mantenere la categoria con le unghie e con i denti perché questo al momento è l’obiettivo. Capiamo la grande delusione e la frustrazione dei tifosi ma loro ora devono essere bravi a sostenerci, questa piazza ha sempre dimostrato nei momenti di difficoltà di essere il dodicesimo uomo in campo. Noi siamo qui a metterci la faccia senza nasconderci. Dobbiamo mettere in campo orgoglio e tutto quello che serve per svoltare già da sabato”.
Prosegue soffermandosi sulla scelta del nuovo allenatore: “Abbiamo intrapreso un progetto tecnico in cui credevamo parecchio e in questo momento sono dati oggettivi questo progetto non è andato bene, senza molte chiacchiere. Abbiamo sbagliato e ce ne prendiamo la responsabilità, sbaglia solo chi non fa. Avevamo questa idea e abbiamo provato a portarla avanti fino a quando è stato possibile. Purtroppo è normale che quando devi prendere delle scelte sono sempre sofferte in questo caso, ma noi abbiamo il dovere morale per fare di tutto per trovare la chiave giusta per tirarci fuori da questa situazione”.
Udassi si sofferma anche sul morale della squadra e sui messaggi che hanno voluto dare al gruppo: “Siamo sempre stati vicini alla squadra, ma non dobbiamo dirlo ai 4 venti tutti i giorni. Siamo quotidianamente di fianco ai ragazzi per dare loro fiducia. Spesso ci è mancata tranquillità per colpa dei risultati ma questo club e questa proprietà è sempre presente. Noi abbiamo sempre dato questo tipo di segnale, a volte anche in maniera dura ma sempre educata come richiamano i valori dello sport. Le vittorie o le sconfitte devono essere analizzate ora con lucidità per trovare le chiavi giuste, non ci sono bacchette magiche. Ciò che è stato fino a ieri o fino ad oggi non ha senso, il primo colpevole sono io e me ne prendo le responsabilità. Fare processi in questo momento è stare vicino ai ragazzi. Stiamo solo vicino allo staff, ai ragazzi e a una società che ha dimostrato unità e solidità in questi anni. Il bene supremo resta la Torres e noi abbiamo un patrimonio da difendere. Ora tocca anche ai ragazzi mandare un segnale”.
“Noi ascoltiamo tutti”
Nella lunga conferenza stampa, il presidente commenta la scelta del cambio in panchina mandando un messaggio ai tifosi: “Noi ascoltiamo tutti, le contestazioni nelle difficoltà sono normali. Ma le scelte non dipendono da contestazioni o altro”. Non poteva mancare anche un commento sul FVS: “Non usiamo ora vittimismo che non porta a nulla. Chiaro che onestamente non siamo stati fortunati sotto questo aspetto, ma non può essere un alibi. Io mi auguro che ci sia un pochino più di attenzione su alcune decisioni, alcune scelte non ci sono piaciute e lo dico in modo educato. Spero che già domenica ci sia un arbitro importante”.
Un pensiero anche al passato, sul 7-1 nei playoff contro l’Atalanta U23: “Nell’immediato ha portato a tanta confusione, ma non credo che sia stata quella partita ad aver dato il via ai problemi che stiamo vivendo in questi mesi. Anche perché tra Coppa e campionato avevamo iniziato bene. Io spero e mi auguro quanto prima di ricreare quell’entusiasmo che è un motore per tutti e ci serve quel qualcosa in più alla voce fiducia e serenità. Anche per andare via dallo stadio con il sorriso e tornare a stare insieme perché quello è il sale dello sport. Ricordiamoci che stiamo solo parlando di calcio, che è la nostra vita ma è sempre sport. Noi non ci dormiamo la notte per questa situazione e vogliamo al più presto tornare a sorridere per la nostra squadra”.

Torres, Colombino: “Non abbiamo scelto subito Greco”
Non solo il presidente ma anche il direttore sportivo Colombino ha voluto spiegare il ritorno di Greco: “Abbiamo fatto valutazioni profonde e a 360 gradi. L’allenatore conosce l’ambiente e i giocatori e questo lo abbiamo reputato un vantaggio. Non volevamo perdere ulteriore tempo con un potenziale nuovo allenatore. Abbiamo fiducia in lui, perché è una persona che conosciamo. Siamo sicuri che ci tirerà fuori da questa situazione”. E sul progetto giovani, la direzione del ds è chiara: “Ci sono tanti giocatori in rosa come Scheffer e Dumani, qualcuno non sta guardando all’idea iniziale del ringiovanimento. Quando punti sui giovani metti in conto il rischio di avere meno garanzie nel breve termine. Ma ci sono i ragazzi con potenziale su cui crediamo, riteniamo che i valori tecnici ci siano per uscire fuori da questa situazione. In caso contrario interverremo in tal senso a gennaio”. Colombino si è soffermato su cosa si può salvare di questi primi mesi: “Il gruppo storico, abbiamo calciatori che qui hanno fatto un percorso e non ci sono solo i nuovi arrivati. Il gruppo ha identità, che si è un po’ persa a livello di certezze. Però niente è perduto e da oggi inizia una nuova pagina da scrivere”.
E sul ritorno di Greco a due settimane dall’esonero di Pazienza, il ds fa chiarezza: “Non abbiamo scelto subito Greco perché dovevamo prendere tempo per ragionare su questa possibilità e fare una scelta condivisa. Non siamo un’azienda che esonera a cuor leggero, anche a Pazienza abbiamo dato più possibilità. Per questo ci siamo presi del tempo per allinearci sul ritorno di Greco”. E su possibili interventi a gennaio la risposta è chiara: “Lavoriamo sempre in maniera incessante e cerchiamo sempre una soluzione, ma prima di tutto dobbiamo recuperare la fiducia degli elementi chiave già in rosa. Abbiamo tanti buoni giocatori che ancora non stanno rendendo come dovrebbero. Vediamo se questa scossa con Greco cambierà qualcosa, altrimenti ci muoveremo a gennaio. Non tratteniamo nessuno ovviamente, tutti devono essere centrati sull’obiettivo”.
