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Caos senza fine a Trapani, la nota del Sindaco: “Non accettiamo provocazioni”. Antonini: “Ormai è troppo tardi”

Lungo botta e risposta tra il sindaco Giacomo Tranchida e il patron granata dopo lo sfogo su X delle scorse ore. 

Non c’è pace in casa Trapani. Nonostante la buona prestazione arrivata in casa della Salernitana il club siciliano vive infatti ore di grande apprensione dopo lo sfogo su X di Valerio Antonini, che ha annunciato di voler consegnare le chiavi del progetto sportivo granata al primo cittadino.

Non si è fatta attendere, secondo quanto riportato da tp24.it, la risposta dell’amministrazione comunale, che ha ribattuto così all’imprenditore di origine romane:

“Non accettiamo provocazioni ed invitiamo ad abbandonare le polemiche. L’auspicio dell’AC che il patron delle massime squadre cittadine ritrovi, e con umiltà, la necessaria serenità in un momento così complicato. Per quanto mi riguarda non mi risultano azioni da parte delle tifoserie che intentino a pericoli per la sicurezza dei familiari dello stesso imprenditore che, invero , ha abbondantemente ed anche in maniera grave inquinato il dibattito sportivo e politico cittadino negli ultimi 5 mesi.

Infine confermo che l’AC rimane disponibile in sede di programmato confronto tra il Rup e la società (procedimento revoca palazzetto) a valutare eventuali proposte transattive che rimuovano il vulnus giuridico provocato dalla stessa società”. 

Trapani, Antonini: “Ho dato fastidio, questa è la verità”

Pronta la replica di Valerio Antonini, che ha commentato così attraverso il suo profilo Facebook: “Caro Sindaco, ormai è tardi per fare finti passi indietro istituzionali. E’ vero quello che dici, l’inquinamento c’è e non lo ho generato io , come sa bene oramai tutta Italia. Ti ricordo che sono lo stesso che ha investito ingenti somme sia sulle strutture di vostra proprietà, di cui ora volete illegalmente ed impunemente riappropriarvi, che sulle squadre, e anziché trovare partner ho trovato oppositori su ogni tema.

Il “vulnus giuridico” è una farsa e lo sappiamo bene tutti. La verità è che ho dato e do fastidio. Quindi come detto lascio a te, primo cittadino, l’onere e l’onore di gestire le squadre della città. Sulla famiglia forse c’è stato un fraintendimento. Non sono spaventato, ci mancherebbe altro, ma voglio che la città ritrovi la serenità e con lei la mia famiglia. Ti ricordo anche che la piattaforma X è usata da capi stato, quindi per comunicare con te va più che bene. Aspetto pertanto da subito che l’amministrazione si attivi per fare a modo vostro quello che a modo mio non vi è piaciuto, né a voi amministrazioni locali né a parte della cosiddetta tifoseria organizzata. Ed anche con una certa velocità se si vuole evitare la fine”.