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Trasciani, testa e salvezza: dal gol al Bari all’obiettivo raggiunto ‘insieME’

Che Daniele Trasciani sia un giocatore che in campo mette sempre la testa l’ha dimostrato anche contro il Bari. Ancora di più visto che contro la capolista, proprio di testa, ha segnato il gol che ha aperto le danze per la vittoria del suo Messina. Era il 6 febbraio 2022, 25esima giornata del campionato di Serie C. E per Daniele era la seconda presenza con la nuova squadra.

Trasciani è giallorosso da sempre. Due colori nel destino. Da quelli della sua Roma al presente. Classe 2000, romano, cresciuto sui campi di Trigoria anche se il debutto in prima squadra non è mai arrivato. Quarantanove presenze in totale con la maglia della Primavera della Roma di cui è stato anche capitano. Sei apparizioni anche in Youth League; poi si è trasferito a Cesena per una breve parentesi, è ritornato nella capitale ma il desiderio di rimanere si è fermato nel 2020. Ceduto al Teramo, nella prima parte di questa stagione aveva collezionato soltanto 3 presenze nel girone B (complice un infortunio al metatarso). Era tempo di cambiare aria di nuovo: Messina chiama, Trasciani risponde.

Le prime due presenze con la squadra siciliana rappresentano il suo nuovo inizio perfetto: 180 minuti in campo e un gol. Un pareggio (contro il Palermo) e il successo di Bari. L’avventura a Messina non poteva partire meglio.

“Sembra una favola. Il gol è per la mia Francesca”

“Speravo di venire qua per giocare, c’erano tanti buoni propositi – ha dichiarato a Eleven Sport dopo la vittoria del San Nicola -. Sono soddisfatto, in questo momento c’è felicità e gioia per il pareggio di Palermo e la vittoria conquistata qui a Bari. Ci davano tutti quanti già per sconfitti. Ci abbiamo creduto dall’inizio, non abbiamo mai mollato niente. Abbiamo sofferto e tutto questo ha pagato alla fine”.

Sono contento anche del mio primo gol tra i professionisti. Segnare è sempre bello, in partite del genere lo è ancora di più e se ti fa vincere è fuori dal normale, sembra di stare in una favola. Lo dedico alla mia fidanzata Francesca, ai miei genitori, ai miei zii e a tutti gli amici che mi hanno supportato durante l’infortunio. Lo dedico ovviamente a tutti i messinesi”.

Dodici giornate e poco più di due mesi dopo, può arrivare anche un’altra dedica. Quella per una salvezza che Messina ha conquistato con i risultati, sol sudore e soprattutto con tanto cuore. Come più volte ripetuto dallo stesso club… insieME.

A cura di Guendalina Galdi

Guendalina Galdi

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