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Il figlio del Jardinero semina in Serie C: Trento, ecco chi è Juan Manuel Cruz

Juan Manuel Cruz, nuovo giocatore del Trento - credit: AC Trento 1921

Novità in casa Trento: il classe ’99 arriva dall’Hellas Verona in prestito.

Ci sono storie che cercano il finale perfetto. Le più belle, di solito, partono da un racconto paterno, e generano nuovi inizi. Non ci credete? Chiedetelo a Juan Manuel Cruz. Figlio di Julio, anche lui calciatore, anche lui alla ricerca di ricordi da tramandare e prolungare nel tempo. Proprio come fatto dal padre, ex Inter e Bologna tra le tante.

Il 26enne ha deciso di seguire le orme del fu “jardinero”, infilandosi presto calzettoni e scarpini per inseguire il pallone. Un sogno che, adesso, tenterà di fare definitivamente proprio con indosso la maglia del Trento.

È infatti ufficiale da poche ore l’arrivo dell’argentino nei pressi del “Briamasco”, stadio che almeno fino alla prossima estate sarà la sua nuova dimora. L’attaccante, prelevato in prestito dall’Hellas Verona, è reduce da un semestre passato a Cosenza, sbracciando senza meta a caccia di gol e continuità.

Due aspetti che andranno limati con il gialloblù inciso sul petto, per non covare ulteriori rimpianti. Ma la voglia di imporsi è tanta e la Serie C, in tal senso, è un serbatoio di possibilità. Cruz lo sa, e da qui riparte. Con l’obiettivo di farsi (anche) un nome.

Da Banfield fino al Bentegodi, ma gli infortuni limitano

Il viaggio di Juan Manuel ha radici ben radicate nella sua terra natia. L’Argentina, dove il calcio è motore di passione e desiderio, gli offre infatti la prima chance: il Banfield chiama, lui risponde presente. Sulle orme di papà Julio, che partì proprio dal “Taladro”, il ragazzo tenta di forgiare il suo percorso. Viene in primis aggregato al settore giovanile, poi prende l’ascensore e, nel 2021, sale in prima squadra. La stagione che lo tiene a battesimo è redditizia: in 24 partite di Primera Division segna 7 reti, portando a 8 il bottino complessivo con un gol in Coppa. L’annata successiva è meno proficua: centra il bersaglio solo tre volte, e prepara le valigie. Direzione? L’Italia.

Sembra scritto nelle stelle, eppure è il campo a parlarci di una storia che prosegue di padre in figlio. Un altro Cruz in Serie A: il passaggio di consegne è formalizzato a settembre del 2023, quando Juan Manuel passa all’Hellas Verona a titolo definitivo. Ma della sua esperienza tricolore, nonostante la curiosità e le attese, resterà poco da segnalare. Pochissimo: un pugno di mosche da 5 presenze totali e nessun contributo, complici anche gli infortuni. Agli albori del nuovo anno arriva il passaggio in prestito al Cosenza, dove ritrova minuti. Al Marulla, infatti, gioca sei partite e pone un primo mattoncino nella sua rinascita. Quella che spera di alimentare, d’ora in poi, con la maglia del Trento.

Luca Tabbiani, allenatore del Trento (Credits: Carmelo Ossanna)

Fisico e senso della posizione per Tabbiani?

La speranza condivisa nel quartier generale del Trento è che l’investimento in fiducia venga ripagato sul campo. Ilclub  ha fretta di ripartire, Cruz anche: il connubio è idealmente perfetto. E Tabbiani, allenatore gialloblù, spera di poter contare sull’integrità del ragazzo, che, quando a pieno regime, ha mostrato di possedere determinate qualità.

Tra cui senso della posizione, fisicità (185 cm per 76 chili), protezione della sfera e freddezza nei pressi della porta. Caratteristiche che, unite a carattere mai domo, potenza e capacità di dialogo con i compagni, disegnano l’identikit tanto cercato da società e staff tecnico per rinforzare il reparto offensivo.

A cura di Edoardo Gatti