Triestina, Marino: “Un’espulsione dopo dieci minuti butterebbe giù anche un toro, ma non noi. C’è rammarico”

Le parole dell’allenatore della Triestina, Giuseppe Marino, dopo il pari con la Pergolettese.
La Triestina pareggia con la Pergolettese (1-1): a Lambrughi risponde Ionita. I biancorossi ripartono dopo la sconfitta di Cittadella e in classifica si portano a -7. Di seguito le parole dell’allenatore biancorosso Marino: “Sicuramente la partita non si è messa subito bene. Abbiamo fatto più di settantasei minuti in dieci, provando ad aggiustare qualcosa in base alle caratteristiche dei giocatori che avevamo. Quando si sceglie la formazione si cerca di dare un assetto che abbia equilibrio. Siamo in una situazione nella quale dobbiamo averne e credo questo concetto sia alla base del calcio“.
Poi ha aggiunto: “L’espulsione di Tommaso ci ha messo in difficoltà, se guardiamo le statistiche non più di tanto in quanto nel primo tempo non abbiamo preso un tiro in porta, subendo gol su una palla inattiva. La risposta dei ragazzi quindi c’è stata anche sotto questo aspetto. C’è rammarico perché qui c’è una mentalità positiva, c’è voglia di vincere e questa era una partita che volevamo a tutti i costi vincere. Sappiamo che la maratona è lunga e che il nostro obiettivo è fare più punti possibile. Oggi siamo riusciti a riprenderla e leggendo meglio un paio di situazioni offensive avremmo potuto anche vincerla“.
E ancora: “Siamo andati un po’ in difficoltà con i cambi perché in alcuni ruoli non avevo giocatori con caratteristiche adatte. Ho dovuto rischiare Eetu per il quale mi avevano dato una possibilità di impiego di cinque minuti, lui si è immolato per dare una mano ma si vedeva che era fermo da oltre venti giorni. Si è sofferto un po’ a destra a un certo punto con Pedicillo. Avrei dovuto inserire però un difensore centrale abbassando ancora di più il baricentro e conseguentemente soffrendo probabilmente di più. Sono partite difficili nelle quali puoi tanto aiutare la squadra coi cambi così come rischiare di fare dei danni. é senza dubbio palese che un’espulsione dopo dieci minuti butterebbe giù anche un toro, ma non noi”.
Sull’inferiorità numerica e l’atteggiamento della squadra: “Abbiamo giocato quasi tutta la gara con l’uomo in meno. Abbiamo schierato due terzini che sono due esterni offensivi, con in più Anzolin che è un terzino sinistro quindi giocando di fatto con un solo centrale di ruolo, Moretti. Il messaggio che volevamo dare oggi era di essere più offensivi, di andare ad aggredirli alti. Per l’ennesima volta l’avversario contro di noi ha cambiato sistema, evidentemente ci temono. Nel complesso però sono soddisfatto, il percorso è lungo e predico sempre equilibrio, ci vuole la testa giusta perché questa squadra ha le possibilità per fare risultato contro tutti“.
Triestina, Marino: “Ho chiesto ai ragazzi di avere coraggio. Dispiace non aver regalato la vittoria ai tifosi”
Marino prosegue: “Il messaggio dato ai ragazzi oggi non togliendo subito una punta, come di solito si fa quando si resta in dieci, è stato quello di avere coraggio. E’ stato un rischio che ci siamo presi ma quando si ha fiducia nei ragazzi che si hanno a disposizione, sai benissimo che qualsiasi lettura tu dai, poi il gruppo la trasmette in campo. Tenendo le due punte in ripartenza siamo infatti riusciti a dar fastidio agli avversari più di qualche volta. Con lo stesso metro di giudizio avuto nei nostri confronti, l’espulsione per loro sarebbe arrivata molto prima. E’ arrivata tardi, perché ci sono state almeno un paio di chiare ammonizioni non date nel primo tempo. Va dato merito alla prestazione dei ragazzi, dobbiamo essere affamati ed avere una mentalità vincente che si costruisce anche affrontando partite come quella di oggi”.
L’allenatore della Triestina ha parlato anche del ritorno dei tifosi. “Innanzitutto li ringraziamo, ovviamente c’è dispiacere per non aver potuto regalare loro i tre punti, ma ci rifaremo. Giocare in casa col supporto del pubblico e della gente è tutta un’altra cosa, ci hanno dato con la loro spinta la forza di soffrire meno e di crederci fino alla fine. Il momento è delicato vista la situazione. Per i punti che abbiamo fatto staremmo parlando di altro, dobbiamo essere bravi noi ad avere equilibrio da dentro e a riceverne anche da fuori. E’ bellissimo avere i tifosi presenti allo stadio, è però fondamentale che oltre alla presenza ci sia anche il supporto“.

Anzolin: “Sto cercando di dare tutto me stesso per compiere tutti insieme questa impresa”
In conferenza stampa è intervenuto anche il difensore Matteo Anzolin: “Sono molto contento della prestazione della squadra, è un peccato perché anche oggi si potevano fare i tre punti. Anche con l’uomo in meno ce la siamo giocata alla grande. A parità numerica staremmo probabilmente parlando di un’altra partita ma dobbiamo continuare così. Prima o poi speriamo la fortuna vada un po’ anche dalla nostra parte ma siamo fiduciosi, ci stiamo mettendo tutto l’impegno possibile e penso si stia vedendo. Tutta la squadra sta andando nella stessa direzione, penso si sia visto nelle partite che siamo riusciti a raddrizzare o ribaltare grazie ai cambi. Tutti si stanno impegnando tantissimo e a questa impresa ci crediamo tutti.
Continua: “Dopo un primo anno nel quale mi sono trovato bene, poi dopo i cambi di guida tecnica abbiamo visto tutti com’è andata, nel secondo non è stato così per responsabilità mie e non solo. Quest’anno sono tornato con la consapevolezza di potermi giocare le mie carte, sono partito subito convinto vedendo anche il livello della squadra perché la squadra c’è ed è forte. Numericamente all’inizio eravamo in difficoltà ma nell’ultimo giorno la società è riuscita a prendere altri giocatori, sono contentissimo di essere qui e l’ho sempre detto. Sto benissimo e sono oltretutto anche vicino a casa che è un fattore in più. Sono contento di essere rimasto e sto cercando di dare tutto me stesso, dando il mio contributo per poter compiere tutti insieme questa impresa“.
Infine: “Ionita, Crnigoj, lo stesso Silvestri che oggi è stato sfortunato nell’episodio dell’espulsione, ci stanno dando una grossa mano come punti di riferimento, le rispettive carriere parlano per loro. Ma tutti quanti, anche i più giovani, stanno dimostrando attaccamento alla maglia e credo si stia vedendo. Stiamo mettendo tutti grande serietà, poi la loro esperienza li porta naturalmente ad essere punti di riferimento per il gruppo. Il salvataggio nel secondo tempo? E’ stato bravissimo Matosevic all’inizio nella parata e Moretti dopo ad aiutarmi, siamo stati bravi nell’aver creduto al non prendere gol ed anche un pizzico fortunati nella circostanza, non può girarci sempre tutto male“.