Triestina, Marino: “Il calcio vive di risultati, ma non vedo tutto nero”

L'allenatore della Triestina, Marino, crediti Us Triestina, www.lacasadic.com
Il club giuliano cade in terra veneta contro il Cittadella. L’intervento di Marino a margine della partita.
La Triestina torna a casa a mani vuote dalla trasferta a Cittadella. Dopo i quattro punti raccolti nelle due precedenti gare, la squadra di Giuseppe Marino viene sorpresa all’ultimo da Diaw.
L’allenatore del club giuliano è intervenuto così a margine del match: “È stata una partita equilibrata. Noi siamo arrivati cinque o sei volte sul fondo. Abbiamo preso gol su una situazione ambigua”.
Non solo aspetti negativi: “Sono contento della solidità che abbiamo avuto fuori casa contro un avversario fortissimo, non forte. Abbiamo limitato le loro individualità. C’è rammarico: il calcio toglie, il calcio dà. Proseguiamo con il nostro percorso”.
Ha proseguito: “Noi lavoriamo su varie situazioni. La qualità del giocatore la dà l’esperienza. Oggi sapevo che con D’Urso e Kljajic avremmo giocato bene nel palleggio. È una squadra giovane: bisogna avere la pazienza di continuare”.
Marino: “Dobbiamo onorare la maglia”
Marino ha poi parlato del suo metodo: “Noi lavoriamo per catene. Costruiamo di costruire da una parte ed essere incisivi dall’altra”. Sulla scelta di inserire Crnigoj, ha commentato: “Speravo potesse creare un episodio sul finale. I cambi a volte vanno bene e a volte non spostano tanto gli equilibri”.
“Tutto sommato sono contento della prestazione. Il calcio vive di risultati, ma non vedo tutto nero”. E sui tifosi, ha dichiarato: “È stato bello il supporto dei tifosi. Volevamo regalare loro dei punti, ma l’unico modo per essere rispettati è quello di onorare la maglia. Fin quando ci sarò io faremo questo”.