La Triestina è pronta a tornare in campo in vista della preparazione per la nuova stagione. Una prima parte d’estate movimentata per la squadra alabardata. Prima la paura per le difficoltà nell’iscrizione, poi la cessione societaria. Dall’arrivo del presidente Giacomini e dei suoi soci, la società ha iniziato a lavorare per mettere a posto ogni tassello.
Il primo passo è stato l’iscrizione in Lega Pro, salvo poi proseguire con la scelta del Dg, individuato in Romairone, e ancora del nuovo allenatore. La panchina è stata affidata a Bonatti, nelle ultime due stagioni alla guida della Primavera della Juventus, che avrà il compito di guidare una società storica. La testa è fissa sul mercato, ma l’11 inizierà la nuova stagione.
Prima i test antigenici come da protocollo sanitario e poi il martedì il via ufficiale alla preparazione della Triestina di Bonatti. La stessa società ha pubblicato l’iter della pre season dove ha annunciato anche due amichevoli di lusso. La prima settimana di ritiro sarà svolta a Trieste poi il 17 la partenza per Auronzo di Cadore, dove andrà in scena la partita contro la Lazio di Sarri, ormai appuntamento abituale per iniziare la nuova annata.
Da Auronzo a Ravascletto per proseguire la preparazione. Il 23 poi il trasferimento a Moena per affrontare la Fiorentina di Italiano alle ore 17. Una doppia amichevole di lusso per gli alabardati per iniziare a mettere minuti sulle gambe e affrontare i campioni della Serie A. Se giugno è stato il mese vissuto sulle montagne russe, luglio non può che rappresentare quello del nuovo corso per la Triestina.
In vista della partenza per il ritiro, la società sta lavorando al mercato. “Adorante e Furlan sono i primi arrivi importanti. Notizie ne arriveranno altre, ma prima dobbiamo risolvere alcuni problemi burocratici”. Così l’addetto stampa Gabriele Parpiglia riportato su Triestiprima.it. “Problemi burocratici che spettano ai vertici, intanto noi saremo in prima linea alla festa del tifo rossoalabardato. Vogliamo riavvicinare la gente con un progetto a lungo termine“.
Infine due parole sul nodo Milanese: “Siamo aperti a parlare con tutti. Cambia il modo di comunicare ma c’è la volontà di camminare sulla stessa strada“.
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