Home » Union Brescia, Pasini: “Programma triennale, sogno la Serie A”

Union Brescia, Pasini: “Programma triennale, sogno la Serie A”

Pasini / Credit: Union Brescia / www.lacasadic.com

Pasini / Credit: Union Brescia / www.lacasadic.com

Le parole del presidente dell’Union Brescia sui piani (presenti e futuri) della neonata società.

Il presidente dell’Union Brescia Giuseppe Pasini, ha parlato ai colleghi del Giornale di Brescia a margine della premiazione alla famiglia Corioni in occasione della Rondinella d’Oro: “Corioni ha fatto cose grandiose portando dei grandissimi campioni a Brescia.

È ovvio che sarebbe bello riportare la squadra in serie A, ma abbiamo fatto un programma triennale e rimango prudente, perché il calcio lo conosco bene. Iniziamo a fare un buon campionato, se poi già quest’anno riusciremo a salire tanto meglio.

Bisogna aspettare almeno le prime 6-7 partite per capire i valori. Gli abbonamenti? Sì, sono molto soddisfatto. Devo dire grazie ai tifosi, anche se qualcuno ha cercato di spaccarla questa tifoseria. Abbiamo una curva che non è né di C, né di B, è da serie A.

Brescia aveva voglia di vivere qualcosa che andasse al di là del calcio. Brescia aveva voglia che i bresciani ci mettessero la faccia, come stanno facendo. Oltre a me abbiamo altri soci, tutti bresciani. Il coinvolgimento è anche grazie a tutti quelli che hanno creduto nel progetto”.

Pasini: “L’affetto della piazza è la cosa più bella”

E ancora: Ci sono due azioni legali dietro al marchio, non possiamo utilizzarlo. Abbiamo però dei contatti con la curatela e stiamo valutando, ma è chiaro che non è semplice. Anche per la V sulla maglia, che ad oggi è in mano allo società di Cellino. Stiamo cercando di chiudere il puzzle.

Siamo solamente all’inizio e la serie C è un campionato lunghissimo e durissimo, lo sappiamo bene. Già sabato sarà una prova difficile su un campo ostico. Non ci siamo disperati quando abbiamo perso la prima gara, ora non servono trionfalismi. Siamo cresciuti dal punto di vista della forma fisica. Ma l’affetto della piazza è forse la cosa più bella di questi due mesi di duro lavoro”.