A Vicenza non c’è un clima sereno. Dopo la sconfitta casalinga per 0-2 contro il Mantova, i tifosi biancorossi sembrano aver perso la pazienza. Circa 200 ultras si sono radunati fuori dalla tribuna e hanno aspettato la squadra. I primi ad uscire sono stati l’amministratore delegato Rinaldo Sagramola e il direttore sportivo Luca Matteassi. Dopo è arrivata anche la squadra a cui non è stato concesso il “diritto” di parola. A parlare, è stata invece tutta la frustrazione dei tifosi, la cui fiducia nei confronti del progetto sembra adesso ridotta ai minimi termini. Dopo questo ko, il Vicenza è quinto in classifica e distante ormai 15 punti dal primo posto e 8 dal secondo (occupato dal Padova).
Al triplice fischio dell’arbitro una bordata di fischi. Ma la contestazione dei tifosi biancorossi (o meglio di una parte di loro) non è finita qui. A circa 30 minuti dalla fine della partita 200 ultras si sono radunati all’esterno dello stadio parlando a lungo con la squadra. Il messaggio della curva è che la misura è colma, quella di oggi è stata una resa inacettabile. La parte più calda del tifo biancorosso vorrebbe il ritiro immediato e il silenzio stampa della società.
È stato detto alla squadra che é finito il tempo della “bella vita a Bassano” (i giocatori del Vicenza vivono e si allenano a Bassano del Grappa, lontani dalle pressioni della città). È stato chiesto inoltre di togliersi la maglia biancorossa e di non venire più sotto la curva al termine delle partite al Romeo Menti. Squadra che è rimasta in silenzio. Nemmeno a Sagramola è stata data possibilità di parola. Un clima molto acceso ma comunque, va sottolineato, civile.
Solo una vittoria nelle ultime 4 partite. Cinque sconfitte e altrettanti i pareggi, sette invece le vittorie. Un’involuzione netta rispetto allo scorso anno quando i punti erano ben sette in più rispetto a quest’anno: 32 contro i 25 attuali. Stesso numero di sconfitte dopo 17 giornate (5) ma ben 3 vittorie in più e tre pareggi in meno, e un primato in classifica che faceva sognare una città intera. Rispetto alla passata stagione, il problema del Vicenza sembra sia di natura offensiva, a giudicare dai 9 gol in meno realizzati, 22 contro i 31 segnati lo scorso anno. Migliorato, addirittura, il dato sui gol subiti: 15 contro i 16 dello scorso campionato. Diana deve raddrizzare una nave in piena crisi di gioco e risultati. Il campionato è ancora lungo, il tempo è un suo alleato.
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