Vicenza, Gallo: “Partita straordinaria e soprattutto mentalità vincente anche in 10”

L'allenatore del Vicenza Fabio Gallo, www.lacasadic.com
Le parole dell’allenatore del Vicenza, Gallo, in conferenza stampa
Il Vicenza di Fabio Gallo resta ancora imbattuto in questo campionato. La squadra veneta passa in vantaggio contro l’Inter U23, ma nel secondo tempo i nerazzurri accorciano le distanze grazie a un calcio di rigore. Poco prima del recupero, Stuckler firma il gol della vittoria, regalando tre punti preziosi che consentono ai biancorossi di mantenere la vetta solitaria. Al termine della partita, l’allenatore si è presentato in conferenza stampa per commentare la prestazione.
“Abbiamo fatto una partita straordinaria, vincendo meritatamente”. Queste le prime parole di Gallo. Poi prosegue: “Non ricordo tiri in porta dell’Inter. Giusto il rigore, giusto il rosso, ma abbiamo dimostrato poi concretezza ed organizzazione. Abbiamo avuto più di un’occasione, e una l’abbiamo sfruttata”.
L’allenatore si sofferma anche sugli aspetti importanti soprattutto la gestione della partita in inferiorità numerica: “Ho cercato di creare una mentalità che possa essere sempre vincente, anche in 10. Siamo stati attenti, ho cambiato qualche caratteristica tenendo il 4-4-2. Volevo un po’ di struttura e ho messo Cavion, e un po’ di passo, e ho messo Alessio. Abbiamo tenuto due attaccanti, l’obiettivo era crearsi un’occasione. L’abbiamo sfruttata e abbiamo vinto meritatamente”.
Prosegue: “Dobbiamo rimanere più concentrati, non possiamo essere leggeri rispetto a quanto richiede la situazione. Maxime è stato espulso giustamente, dobbiamo migliorare perché anche a Trento siamo rimasti in 10. Era la squadra peggiore contro cui rimanere in 10, perché hanno palleggio e velocità. Ma siamo stati molto bravi nel gestirla poi”. E sulla scelta di Capello, la risposta di Gallo è semplice: “L’Inter nelle uscite sulla loro destra lasciava spazio in quella zona, e lui è molto bravo, ha ottimi tempi di smarcamento. Ho visto le partite dell’Inter e mi era balzata all’occhio questa cosa. Potevamo attaccare la porta avversaria con attaccanti non spalle alla porta ma frontali”.
