Vicenza, Gallo: “Ci sono anche queste partite: abbiamo dato tutto”

Fabio Gallo, allenatore del Vicenza - credit: Davide Boggian
I veneti archiviano la decima vittoria in campionato e proteggono la vetta della classifica a quota 32 punti.
Il Vicenza torna alla vittoria. Dopo il pareggio con il Trento, la squadra di Fabio Gallo rifila due gol alla Giana Erminio e si porta a quota 32 punti, a +5 sull’Union Brescia. A firmare il successo ci hanno pensato Caferri al 47′ e Talarico al 92′.
L’allenatore dei veneti, a margine della partita, è intervenuto così in conferenza stampa: “Lo avevo detto ieri che sarebbe stata complicata. La Giana ha una linea molto bassa, noi siamo stati un po’ lenti nel primo tempo. Ci sono anche queste partite, che bisogna vincere, con cattiveria e sfruttando gli episodi. Abbiamo dato tutto per vincerla, sono contento”.
Sulla rete subita, ha commentato: “Il gol subito è stato un errore. Ho parlato con Cuomo, deve marcare quel saltatore. Ha tentennato, era consapevole dell’errore. Se non fai le cose per cui lavori subisci gol”.
Ha proseguito: “Nel primo tempo correvamo male, eravamo lenti in fase di possesso. Non trovavamo linee di passaggio, facevamo movimenti giusti ma con i tempi sbagliati. Abbiamo agevolato la loro strategia”.
“Abbiamo un solo obiettivo”
“Nell’intervallo ho chiesto di non pensare all’arbitro, ci stavamo distraendo, io per primo”, ha continuato Gallo. “Ma noi abbiamo un solo obiettivo, non dobbiamo dare retta a nient’altro. Lo schema sul primo gol lo abbiamo studiato, è frutto del lavoro e dell’anima di un gruppo di ragazzi che non mollano mai”.
Ha concluso con un’analisi più approfondita su alcuni episodi e sui singoli: “Oggi sui piazzati abbiamo fatto bene, dobbiamo avere coraggio in queste situazioni. La prova di Vescovi? Io dubbi non ne avevo, lo alleno da metà luglio, sapevo cosa mi poteva dare. La partita di mercoledì gli ha tolto l’emozione di giocare al Menti. Ha la sfortuna di avere davanti compagni bravi. Non mi ha sorpreso. Il rigore? Per me c’era. La palla picchia a terra e poi va nel braccio. Pazienza”.
