Vicenza, trasferta vietata contro l’Union Brescia: il Centro Coordinamento Clubs fa ricorso al TAR

Tifosi del Vicenza (Foto_ Sartore) _ www.lacasadic.com
Il Centro Coordinamento dei Clubs biancorossi fa ricorso al TAR in vista della gara crocevia di questo campionato
Il Girone A di Serie C si prepara a vivere uno scontro di fondamentale importanza per il proseguimento della stagione. Domenica 23 novembre al Rigamonti di Brescia andrà in scena la sfida tra i padroni di casa dell’Union Brescia contro l’attuale capolista Vicenza.
Scontro al vertice, con i biancorossi attualmente a +8 sui bresciani. Posta in palio altissima per una prima parte di campionato che potrebbe vedere allungare nuovamente la squadra di Gallo o far accorciare quella di Diana.
Proprio il Vicenza però dovrà fare a meno del supporto dei suoi tifosi. Negli scorsi giorni è infatti arrivata la notifica da parte della Prefettura di Brescia per il divieto di trasferta a tutti i sostenitori della provincia vicentina.
Un provvedimento visto già in occasione di molti altri big match di questa stagione e delle annate passate, ma che continua a lasciare parecchie perplessità. In particolare nel Centro di Coordinamento Clubs del Vicenza, che tramite una nota ufficiale in data 15 novembre ha annunciato il suo ricorso al TAR.
Il comunicato
Di seguito il comunicato: “Il Centro di Coordinamento Clubs Biancorossi Vicenza informa di aver presentato ricorso al TAR della Lombardia – sezione di Brescia – in opposizione alle restrizioni imposte per la trasferta di domenica 23 novembre. Tale decisione, condivisa e voluta assieme agli esponenti del tifo organizzato, nasce dalla volontà di tutelare la libertà di tifo e il diritto di seguire la propria squadra nel rispetto dei valori sportivi. Riteniamo che le misure adottate penalizzino ingiustamente una tifoseria corretta, rappresentando così un precedente lesivo dell’integrità e della dignità di chi vive il calcio in modo positivo”.
Proseguendo, spiegando le motivazioni che hanno portato al ricorso: “Le decisioni sulla sicurezza spesso finiscono per penalizzare la collettività, imponendo restrizioni generalizzati. In questo modo – nonostante le già numerose disposizioni in termini di sicurezza – la tutela diventa una forma di punizione collettiva che non condividiamo. Il nostro impegno continuerà ad essere quello di tutelare i nostri associati e tutta la tifoseria in genere, e nel contempo promuovere un tifo libero e responsabile”. Si attende dunque una risposta da parte del TAR, con i tifosi biancorossi speranzosi di poter seguire la loro squadra in una gara così importante per la stagione.
